Classe ’99, 194 cm di altezza, Melissa Vargas è una forza della natura a servizio della nazionale di volley turca, nazionale con cui negli ultimi anni è stata capace di far parlare il campo a suon di colpi spettacolari. Un opposto che, nonostante la giovane età, ha lasciato il segno nella finale del Campionato Europeo del 2023 segnando 41 punti contro la Serbia oltre ad essere stata nominata miglior giocatrice del torneo; uno stato di forma confermato anche in quest’inizio di olimpiade, considerati i 61 punti messi a segno. Nata a Cuba, il sogno di diventare una giocatrice professionista di pallavolo la porta, a soli 16 anni, a lasciare il proprio paese per la Repubblica Ceca, dove, all’esordio, vince sia la Coppa che lo scudetto. Nel corso dell’anno però, a far parlare non sono solo le grandi prestazioni, ma anche un brutto infortunio alla spalla che la costringe a un intervento chirurgico e ad un lungo periodo lontano dai campi: una situazione resa ancor più complessa quando Vargas si scontra contro la propria federazione, accusata di non averla supportata adeguatamente, dando vita ad un caso diplomatico che si conclude solo nel gennaio 2018 con una sospensione di quattro anni dai tornei cubani e dalla nazionale.
Recuperato l’infortunio, nel 2018 decide di rilanciarsi in Turchia, più precisamente al Fenerbahçe e mai scelta fu più azzeccata: il talento della giocatrice è evidente sin dalle prime partite, andando a formare un binomio che, a partire dall’annata 2021-2022, regalerà al club e alla giocatrice grandi soddisfazioni e riconoscimenti.
La scelta di giocare sia in Turchia che in Cina
Il 2021 è una di grandi cambiamenti, oltre che di scelte molto particolari, destinate a generare opinioni divergenti tra gli addetti ai lavori: nello specifico, ad inizio campionato la giovane sceglie di trasferirsi nella Chinese Volleyball Super League, in forza al Tianjin, club con cui si aggiudica lo scudetto; al termine del campionato cinese però, fa ritorno a Istanbul dove ad attenderla c’è ancora una volta il Fenerbahçe, il club che aveva dato il via alla sua rinascita. Un tandem di impegni, reso possibile grazie al timing differente dei due campionati, confermato poi sia nel 2023 che nel 2024, annate in cui conquista due Super League cinesi, l’ultima delle quali con il Tientsin e due scudetti in Turchia, sempre con la formazione gialloblù, oltre a numerosi riconoscimenti individuali in entrambi i tornei. Prestazioni che valgono la chiamata della nazionale turca, con la quale, nel 2023, trionfa sia nella VNL che nel campionato europeo, due successi chiave all’alba del suo primo torneo olimpico.
Potenza ed esplosività, due caratteristiche da tenere d’occhio
Nonostante la giovane età, l’esordio all’olimpiade non ha certamente intimorito Melissa, anzi, ne ha esaltato le doti più incisive: la potenza da un lato, grazie alla quale mette a segno un punto dopo l’altro e l’esplosività dall’altro, una caratteristica che in una pallavolo dai ritmi altissimi consente di alzare notevolmente l’asticella.
Due doti che, se sommate all’ottima tecnica posseduta, fanno della giocatrice la punta di diamante della nazionale guidata da coach Santarelli, altra figura nota alla pallavolo italiana. Italvolley femminile che, dunque, dovrà rispondere al meglio delle proprie possibilità, in un match che probabilmente varrà più del pass conquistato per i quarti di finale del torneo. Una sfida a colpi di attacchi in cui, l’esplosività di Vargas dovrà essere pareggiata dalla nostra Paola Egonu e arginata dalla reattività di Monica De Gennaro, libero della nazionale italiana, nonché moglie e avversaria dello stesso Santarelli. Uno scontro nello scontro, ad aggiungere un altro elemento di sfida ad un match che si prefigura come uno dei più entusiasmanti del torneo.