Non si placano le proteste sulle Olimpiadi di Parigi 2024: dalla controversa cerimonia di apertura, che ha scioccato e indignato mezzo mondo con le accuse di blasfemia per la singolare riproduzione (forse) dell’Ultima cena di Leonardo da Vinci, al caso della pugile algerina Imane Khelif che ha sconfitto l’italiana Angela Carini dopo soli 45 secondi (con tutte le polemiche annesse sul genere e l’identità sessuale dell’algerina); dalle gare di triathlon nella Senna, che hanno portato diversi atleti a stare male (vomitando, letteralmente, in diretta) alle critiche sul menù del villaggio olimpico, fino all’accusa di razionare le porzioni e di lasciare gli atleti (semi) a digiuno. Proprio su questo problema “culinario” diversi atleti si sono espressi anche pubblicamente, tra cui il campione di nuoto Thomas Ceccon, che in una recente intervista ha dichiarato: “nel Villaggio Olimpico non c’è aria condizionata, fa caldo e si mangia male. Molti atleti si spostano per questo”, sottolineando i diversi problemi logistici, cui si è aggiunta anche la ginnasta americana Simone Biles, che sul menù olimpico ha dichiarato “non è proprio cucina francese”, con una risposta piuttosto “diplomatica”, cui però si è aggiunta la collega 16enne, la ginnasta Hezly Rivera, che ha detto “non penso che il cibo sia molto buono, almeno quello che ci hanno servito. Penso che la gastronomia francese sia buona, ma quello che ci servono lì… Non credo sia quanto si possa trovare di meglio”. Ma cosa si mangia dunque nel villaggio olimpico e quali sono le ragioni di tante critiche?
Il piano degli organizzatori e le proteste
La mensa degli atleti olimpici nel villaggio di Saint-Denis, definita dai francesi come “il più grande ristorante al mondo” ha aperto i battenti lo scorso 18 luglio con il piano di servire fino a 40.000 porzioni di cibo quotidiane agli oltre 10.000 atleti presenti per le Olimpiadi. La preparazione dei pasti è stata affidata a Sodexo Live, filiale del colosso delle mense Sodexo, i cui responsabili hanno dichiarato che, per la particolare occasione, si sono ingegnati nell’ideare oltre “500 ricette originali”, con il contributo di alcuni chef stellati, come Alexandre Mazzia i Akrame Benallal, con un particolare focus sulla “cucina creativa e sostenibile”. Presentati con orgoglio dai media francesi, i piatti che volevano portare in tavola “un nuovo modo di mangiare”, pare non siano però piaciuti a molti sportivi. La delegazione britannica in particolare ha rivelato al quotidiano The Times che ha deciso di boicottare la mensa olimpica a causa un episodio spiacevole in cui ha ricevuto tagli di carne cruda e un “rifornimento insufficiente di uova e pollo”, con un apporto di proteine troppo basso per degli sportivi che competono a livello agonistico, tanto che uno chef è accorso fin da Londra per “sfamarli”. Oltre a questo, c’è poi il caso dell’americana Raven Saunders, campionessa di lancio del peso, che su TikTok aveva pubblicato un video di uno spiedino di carne (a dimostrazione che la carne viene servita) che però era completamente carbonizzato. Altri atleti ancora hanno documentato sui social immagini di lunghe code, mentre Emelia Chatfield, un’atleta haitiana, avrebbe pubblicato un video nelle sue storie Instagram, dando un punteggio di 0 su 10 al menù del villaggio olimpico, con un collega che dice in sottofondo “è disgustoso”. Ma in cosa consistono allora le ricette studiate dagli chef stellati?
Il Menù olimpico
Nel menù, oltre alla carne di pollo e manzo, e alle uova, su cui ci sono state tante polemiche, figurano anche diversi tipi di sandwich e panini “parigini” e “marsigliesi” – preparati cioè usando prodotti tipici delle regioni francesi – oltre a hot dog e molti alimenti a base vegetale, introdotti, questi ultimi, proprio per fornire una dieta più “ecosostenibile”, che però pare non aver entusiasmato gli sportivi. Oltre a questo, latticini e pasticcini tipici francesi, di cui però i pareri sono contrastanti, fra cui alcuni media riportano una ignota polemica sul “latte troppo annacquato” e porzioni piccole, ma anche un giudizio positivo (almeno uno) sui muffin e il pain au chocolat, elogiato in particolare dal nuotatore norvegese Henrik Christiansen. Tra i piatti di punta di pranzi e cene figura poi una pietanza a forma di “anelli olimpici” ideata dallo chef Mazzia, composta da crema di ceci, piselli, barbabietola affumicata e crema di limone, accompagnati da pane ai cereali con fiori di salvia “tipici del territorio francese”, oltre poi a latte di pesce affumicato, olio di coriandolo e peperoni piccanti. A leggere questi dettagli, potrebbe persino venire l’acquolina in bocca - almeno così, alla cieca - ma sempre negli ultimi giorni è arrivata anche la notizia secondo cui le razioni di cibo sono risultate insufficienti, tanto che la società Sodexo Live ha dovuto dare spiegazioni, cercando di rassicurare s una nuova e più generosa fornitura di cibo. Insomma, se tutto quel che si dice del menù olimpico è vero, sembra decisamente un grosso flop gastronomico, che, presentato dalla Francia, Paese che si presenta sempre come esempio dell’alta cucina in tutto il mondo, è decisamente un colpo basso. Altro che gourmet.