“Ho rivisto la gara tre volte, figo essere sempre inquadrati dalla tv, nelle altre gare non mi era mai capitato” – Sono parole di Marco Bezzecchi, pilota, ma poco più che ragazzino. Uno che te la butta là così quasi che il finire inquadrato gli abbia finalmente reso la misura di dove è arrivato: in MotoGP, tra quelli che vanno forte davvero. Lo ha raccontato in una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport, con il giovane pilota della VR46 che ha lasciato trasparire tutto il suo entusiasmo per un fine settimana, quello del Mugello, dove ha girato tutto alla grande. E che gli ha permesso di incassa pure i complimenti di due che d’accordo ci sono andati sempre molto poco: Valentino Rossi e Casey Stoner.
“Quando ho letto l’intervista in cui Stoner ha parlato bene di me mi sono emozionato – ha raccontato il Bez – lui è stato uno dei fantastici quattro e inutile stare a dire che è stato uno dei miei idoli”. Parole, quelle di Stoner, che sono sembrate anche un chiaro messaggio a Ducati su chi scommettere per le prossime stagioni. Gli altri complimenti da far tremare le gambe, invece, sono arrivati da Valentino Rossi, uno con cui Bezzecchi vive a stretto contatto ogni giorno, ma che comunque rappresenta la storia del motociclismo moderno. Uno che, però, anche nel fare i complimenti non s’è dimenticato di tirare anche un po’ le orecchie a Bezzecchi: “Mi ha chiesto come ho fatto a perdere il podio negli ultimi due giri, ma era contento. Per me i complimenti di Vale sono sempre i più belli”.
Anche perché il Bez non è uno che si perdona facilmente e pure analizzando la gara del Mugello, anche senza la tirata di orecchie di Vale, gli è rimasto un po’ di amaro in bocca. “E’ vero che è andato tutto alla grande – ha specificato – ma poteva andare meglio. Mi girano un po’ le scatole perché Zarco mi ha fregato all’ultimo. Potevo andare nel parco chiuso come miglior pilota di un team privato, ma ci riproverò già qui a Barcellona, una pista che mi piace molto. La moto è la passione grande della mia vita e quando non ottengo tutto quello che posso ottenere finisco per arrabbiarmi”.
Lo spirito del pilota, quindi, e un paio di endorsement che pesano sulle sue spalle, ma che significano tanto anche per il mercato. Perché è chiaro che a Borgo Panigale nessuno ha intenzione di lasciarsi scappare un talento così, per altro italiano. “I rapporti con Dall’Igna sono ottimi – ha concluso ilBez – Mi trovo molto bene e vorrei continuare con la Ducati a lungo, ma è presto per fare questi discorsi. Adesso devo solo lavorare”