Dopo un inverno di polemiche, generate dalle dichiarazioni di papà Lorenzo contro di lui ma non solo. Andrea Dovizioso ha lasciato il Qatar con due punti utili per il morale. Niente di clamoroso, si intende, ma poteva anche andare peggio, visti i risultati ottenuti lo scorso anno al ritorno nella classe regina.
Le cadute e i ritiri altrui lo hanno certamente aiutato ma con esperienza si è lasciato comunque qualcuno alle spalle, scalando la classifica anche con un paio di sorpassi dalla ventiduesima posizione in cui era finito.
"Non è stato per niente facile - ha ammesso -, soprattutto perché all'inizio ho perso molto tempo per un problema di pressione all'anteriore. Non è un problema con la moto, solo che non ho gestito bene la gomma. Per fortuna poi ho potuto guidare con più calma e ad un ritmo accettabile, ma era troppo tardi”.
Losail è servito comunque per farsi un'idea sulla stagione: "La Yamaha è una moto ha delle caratteristiche molto buone, ma puoi guidarla solo in un modo specifico, nel caso in cui si esaurisse l'aderenza. Il distacco con i primi è molto grande e se parti così indietro non aiuta neanche questo. Potrei dire tante cose, ma non credo sia il è ora di parlarne. Quando non hai l'avantreno a posto, il resto non conta, perché non puoi uscire di curva velocemente",
"E' obbligatorio fare un passo avanti. Siamo lontani sia a fine gara che in termini di passo, dobbiamo rimboccarci le maniche per lavorare su vari dettagli, e il primo è la gestione delle gomme", ha ribadito infine.