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Dagli aggiornamenti (in ritardo)
sulla M1 alla (non) scelta del box: le
regole di Petronas per Valentino Rossi

3 dicembre 2020

Dagli aggiornamenti (in ritardo) sulla M1 alla (non) scelta del box: le regole di Petronas per Valentino Rossi
Wilco Zeelenberg, team principal di Yamaha Petronas, è tornato a parlare dell’arrivo del nove volte campione del mondo nella squadra malese: “Per noi sarà un grande onore lavorare con lui, ma ci sono delle regole in Petronas che chiaramente devono valere anche per Valentino Rossi”

Gli aggiornamenti sulla sua Yamaha M1 non arriveranno subito come per i piloti ufficiali, Vinales e Quartararo, e anche il box non sarà quello di destra. In Petronas le regole sono chiare e valgono anche se ti chiami Valentino Rossi. Lo ha spiegato il team principal della squadra malese, Wilko Zeelenberg, raccontando molto sulla stagione appena conclusa e provando a anticipare qualcosa sul futuro. A cominciare, appunto, dalla volontà del team di non stravolgere le regole organizzative interne per il peso mediatico di Valentino Rossi. “Franco Morbidelli – ha affermato – occupava il box di destra ed è lì che resterà”.

Parole che sembrano cadere dal nulla, ma che hanno un significato ben preciso per appassionati e tifosi, perché Valentino Rossi ha sempre preferito (anche per ragioni di mera scaramanzia) occupare la metà destra del box. È stato così per anni, ma non sarà così in Petronas. “Per noi è un segnale importante – ha spiegato Zeelenberg – perché dimostra a Franco che il nostro atteggiamento nei suoi confronti non cambierà solo per l’arrivo di un compagno di squadra così importante. Sono amici e come compagni di squadra devono anche fidarsi e sfidarsi a vicenda”. Non lo dice espressamente, ma è un segnale anche per Valentino Rossi. Che dalla sua ne era comunque già perfettamente consapevole; non tanto del posizionamento del box, che chiaramente è questione di poco conto, quanto piuttosto di trovare nuove regole a cui adattarsi nella nuova squadra.

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“Sapevamo – ha spiegato ancora Zeelenberg – che Yamaha avrebbe offerto una moto ufficiale a Valentino anche per il 2021 e noi eravamo allo stesso tempo in cerca di un pilota che potesse sostituire Quartararo. La scelta di Valentino, quindi, è stata quasi naturale. Saremmo stati dei pazzi a non cogliere una opportunità del genere e siamo felici di averla raccolta. Per noi è un onore lavorare con un nove volte campione del mondo”. Anche se la strada per arrivare alla firma del contratto è stata tutt’altro che facile. Non per divergenze o mancati accordi, ma perché le questioni da valutare e mettere sul piatto sono state veramente tante, vista l’importanza del personaggio e il suo peso mediatico.

“Alla fine – ha concluso Zeelenberg – abbiamo trovato l’accordo su tutto. È una persona importante in questo mondo, ma con lui siamo stati molto chiari: se correrai con Petronas, prenderemo noi le decisioni. Ovviamente voleva portare la sua gente e per qualcuno è stato possibile. Gli abbiamo detto che alla fine la responsabilità ultima è di Petronas, nonostante il suo contratto sia con la Yamaha. Gli abbiamo anche detto che sostituirà Fabio, quindi prenderà anche il suo posto nei box, nella metà di sinistra”. Un dettaglio, questo del box, con Rossi e i suoi che comunque si sono detti entusiasti di lanciarsi nella nuova sfida. Lo ha ribadito anche l’amico di sempre, Alessio Salucci (Uccio) che in una intervista alla testata GPOne ha pure spiegato che non cambierà moltissimo “spostandosi solo di quei pochi metri che separano gli spazi del Monster Energy Team con quelli del Team Petronas”, tranne in un dettaglio: “Gli aggiornamenti sulla M1 arriveranno con tre gare di ritardo rispetto a Maverick Vinales e Fabio Quartararo”.

 

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