Gli altri sono in vacanza. Lo dicono i social, con foto pubblicate ovunque dei piloti della MotoGP in giro per il mondo, tra feste, relax e giornate di assoluto riposo. E poi c’è Marc Marquez, che invece s’è rimesso subito al lavoro tra allenamenti in palestra, chilometri in bicicletta e, adesso, anche un po’ di motocicletta. Il fenomeno di Cervera, infatti, ha pubblicato alcuni scatti della giornata trascorsa in sella alla sua Honda da cross tra terra, fango e salti. Dalla polvere alla luce.
Ruote tassellate e gas aperto per ritrovare la migliore condizione fisica, ma anche per sfidare quella sensazione che adesso fa parte anche della sua vita: la paura. Sono tanti, infatti, i piloti che dopo un brutto infortunio rinunciano a allenarsi facendo cross. Perché è pericoloso, perché è fin troppo facile farsi male, perché non è così scontato che serva davvero. E poi c’è Marc Marquez, che invece gli allenamenti nel cross li intensifica dopo due stagioni passate a entrare e uscire dalle sale operatorie e dalle stanze della fisioterapia. Lui è fatto così: ha più fame degli altri. Da sempre. Probabilmente adesso ha anche le stesse, umane paure degli altri, ma Marc Marquez alla paura gli va addosso. E’ stata la sua forza e la sua croce. E’ un modo, sicuramente generoso al limite del disumano, per dimostrare che lui non vuole lasciare niente di intentato, che farà tutto quello che ci sarà da fare e magari anche qualcosina di più. E’ dimostrare per poter pretendere.
Sì, perché Marc Marquez una pretesa ce l’ha e non fa niente per nasconderlo: vuole una moto che lo metta in condizione di lottare con gli altri. Non vuole la moto migliore, ma non intende accontentarsi ancora per ritrovarsi costretto a guidare sopra ogni tipo di guai: i suoi e quelli di un mezzo che non vuole saperne di andare forte. In Honda, però, probabilmente non si sta facendo abbastanza. Perché ai test di Valencia le modifiche sperate non si sono viste e anche in questo inverno di motori spenti s’è saputo poco. Troppo poco, se non che la RC213V avrà un nuovo scarico Akrapovic . Eppure Sepang è vicina, visto che manca circa un mese, e i test della Malesia potrebbero essere decisivi anche per capire cosa fare in futuro. Perché è vero che c’è un contratto che lega Marc Marquez a Honda fino alla fine del 2024, ma è vero pure che se ti chiami Marc Marquez una moto la trovi. Magari italiana, magari tutta rossa. Dalla polvere, appunto, alla luce!