Sembra lontana l’estate di Amore e Capoeira in questa stagione di "Covid e mascherine" e di litigi e nette spaccature tra quelli che “il virus non esiste o se esiste non è pericoloso” e quelli che “sia benedetto il lockdown per la salvezza dei popoli”. Le famose mezze misure in Italia non ci piacciono e alla fine la vecchia ricetta del calcio (o sei a favore o sei contro) è finita per invadere (o appestare sarebbe il termine più giusto?) ogni aspetto, ogni tema, ogni ambiente. Gli ultimi a farne le spese sono stati quelli del Marco Simoncelli World Circuit di Misano Adriatico, fresco di asfalto nuovissimo, che si preparano ad ospitare una doppia (e storica) tappa del mondiale di MotoGP: un evento seguito da un evento che poteva e doveva essere una vetrina grandiosa per la riviera romagnola e non solo. Invece quale è l’argomento di cui tutti discutono e su cui molti, adesso, litigano persino? L’opportunità di aprire al pubblico. Le fazioni sono tre e, manco a dirlo, tutte arrabbiate per un qualche motivo:
I negazionisti...
"Abbracciamoci forte e vogliamoci tutti più bene", come disse Fabio Caressa alla finale dei Mondiali del 2006, perchè "tanto il Covid19 non esiste", come invece dicono loro, i negazionisti. In salsa motoristica sono quelli che si sono detti indignati alla notizia che al doppio appuntamento con la MotoGP a Misano, nei giorni di settembre tra il 10 e il 21, potranno avere accesso circa 10000 persone al giorno. Sì, indignati, perchè se c'è una cosa che accomuna tutti è che manco uno è contento. Non lo sono i complottisti, non lo sono i catastrofisti e non lo sono, anche se suona strano, i negazionisti. Perchè loro, i negazionisti, avrebbero voluto accessi illimitati, distanziamento minimo, profilassi affidata al comune buon senso (in Italia?) e spazi aperti a chiunque avesse voluto acquistare i biglietti. Per loro il Coronavirus non esiste e ogni limitazione dovuta alla necessità di contenere il contagio è una esagerazione. Compresa, quindi, la decisione di svolgere i due Gran Premi del Marco Simoncelli World Circuit a porte se non aperte, almeno socchiuse. 10000 persone al giorno non sono poche e, oggettivamente, sono il 10000% in più di quelle che hanno potuto assistere, come semplici spettatori, ai gran premi che si sono corsi fino ad ora in questo strano Mondiale 2020. Siamo sicuri che c'è da essere indignati?
I catastrofisti...
Moriremo tutti. Perchè al Coronavirus non piacciono le moto e il Dio che governa il virus farà in modo che da due gran premi corsi nel 2020 a Misano Adriatico si estinguerà l'umanità. La loro argomentazione principale, quella dei salutisti, è nelle quattro ruote: ma allora la Formula1? Già, perchè i bolidi su quattro ruote correranno a porte chiuse negli appuntamenti italiani e nella scelta degli organizzatori di Misano e della Regione Emilia Romagna per quanto riguarda la MotoGP ci hanno visto, i salutisti, lo starter dell'estinzione di massa. Il punto, però, è che gli ingressi saranno contingentati, sarà comunque imposto il distanziamento così come le già note regole per il contenimento del contagio e, oggettivamente, 10000 persone dentro il Santa Monica hanno di che stare lontane. E' vero, i numeri sui contagi stanno salendo, o almeno così riportano le cronache, ma il fatto che siano stati messi in vendita dei biglietti non significa che se le cose peggioreranno ulteriormente non si possa decidere di tornare sulle decisioni già prese. Non a caso, proprio per scongiurare comportamenti scarsamente controllabili, le zone aperte nei giorni del doppio gran premio saranno solo alcune, così da poterle presidiare con personale preposto. Inoltre tutto il personale che gravita intorno alla MotoGP è sottoposto a continui controlli e tamponi prima di ogni trasferta. Insomma, i rischi non sono superiori a quelli di tantissime altre situazioni quotidiane. Ma non basta e giù a gridare all'immintente fine del mondo per due moto che corrono!
I complottisti...
L'hanno fatto per soldi! E' questo il matra del complottista da MotoGP, quello che vede l'interesse economico in ogni accadimento e loschi traffici a scopo di lucro in tutte le cose che succedono. Ma come ce lo metti il complotto sulla decisione di aprire ad un po' di pubblico il circuito di Misano in vista della MotoGP? Facile: hanno aperto a 10000 persone rendendo disponibili solo i biglietti più costosi e se il virus esiste o meno non è problema in discussione. Ragionamento contorto, sicuramente, e pure fuori luogo. Ma bisogna stare ai fatti e a confrontarsi con un complottista è questo quello che ci si sente rispondere. Nello specifico, secondo la teoria del complotto, gli organizzatori di Misano, in combutta con quelli della MotoGP, con la regione Emilia Romagna e con i servizi segreti (è una battuta) di San Marino hanno deciso di rendere fruibili le tribune ma non i prati, che pure offrirebbero spazi più vasti. Questo non perchè le tribune sono più facilmente controllabili rispetto ai prati, ma solo perchè i biglietti costano molto di più e, potendo far entrare solo 10000 spettatori al giorno, garantirsi introiti comunque alti.