Il nuovo CEO della Formula 1 torna per la prima volta a casa, nella Imola che ha dato inizio alla sua passione, da boss della classe regina del motorsport. Un momento emozionante, che lo riporta alle origini di questo grande amore, rovinato solo dall'assenza del pubblico, che Domenicali racconta alla vigilia dell'inizio del fine settimana di gara nel corso di un'intervista alla Gazzetta dello Sport.
"Io vengo da lì. La Tosa è il mio punto preferito di tutto il circuito, è il lato del tracciato dove abitavo - spiega il CEO della F1 - In quegli anni era una grande muraglia umana che degradava dalla collina sino a bordo pista, spettacolare. L’assenza di pubblico è il grande rammarico, sono convinto che la gente sarebbe corsa al GP. La pandemia ci priva di tanto, anche della passione da condividere sugli spalti".
Domenicali, e tutto il circus, hanno però un obbiettivo chiaro per il 2021: "Avere gli spettatori, almeno a Monza, dipenderà dal cambio di passo in tema di vaccinazioni. Ci sono Paesi che si stanno muovendo per aprire al pubblico gli eventi sportivi. A settembre speriamo di avere un contatto con le persone, se non totale almeno parziale".
Imola senza pubblico, come già successo nel 2020, non potrà quindi trasmettere ai tifosi la stessa emozione di quel passato glorioso. Ma il ritorno inaspettato in calendario della tappa italiana è già un successo per chi, come Domenicali, è profondamente legato alla storia dell'Autodromo Enzo e Dino Ferrari: "Si era parlato l’anno scorso di caso isolato per Imola e invece siamo tornati. Dobbiamo chiaramente bilanciare i Gran Premi storici con quelli nelle aree in via di sviluppo. Per Imola dire che sarà ‘fattibile’ in futuro è una falsità, ‘possibile’ una verità. Per essere chiari, non mi fa piacere che un Paese come la Germania sia fuori dal calendario. Ma non basta la nostra volontà di esserci. Mi auguro che l’Italia riconosca ciò che significa F1 non solo dal punto di vista sportivo".
Imola rappresenta la Motor Valley, la terra dei motori che rende grande l'Italia nel mondo, luogo magico per chi le quattro ruote le ama in tutte le forme e orgoglio di una vita intera, e di tutta la carriera, del CEO italiano: “Imola è una delle tante realtà di questa terra. Ci sono Ferrari, Lamborghini, Maserati, Dallara, AlphaTauri ma soprattutto una maglia di fornitori, una filiera importante. Motori, tecnologia applicata all’industria. Sin da prima della guerra la gente ha sviluppato qualcosa per divertirsi, per stare insieme e per competere: è un po’ la caratteristica di questa terra. Il tutto fatto con passione. Bisogna continuare a valorizzare questa tradizione".