Ha partecipato alla prima della serie Amazon “MotoGP Unlimited” come ha fatto Marc Marquez e come hanno fatto molti dei suoi colleghi spagnoli, e, come gli altri, anche Maverick Vinales s’è prestato a qualche domanda dei giornalisti presenti. Manco a dirlo, visto che la serie presentata da Amazon ripercorre proprio la stagione 2021, la curiosità degli operatori dell’informazione è stata rivolta agli ormai noti fatti che hanno portato alla rescissione del contratto con la Yamaha. Con Maverick Vinales che s’è ritrovato dall’essere l’erede designato di Valentino Rossi a vedersi le porte sbattute in faccia anche nella considerazione del team, che aveva nel frattempo puntato tutto su Fabio Quartararo. Una pagina brutta di sport, con un epilogo tragicomico: il pilota che se la prende con la moto e la porta a limitatore per più e più volte alla fine dell’ennesima gara in cui era andato tutto storto.
Quando gli hanno chiesto cosa fosse accaduto davvero e se è riuscito a voltare definitivamente pagina, però, Vinales ha provato a giocare la carta della diplomazia. Ma la cautela è durata giusto il tempo di una prima frase: “Non ho niente da dire”. Poi, incalzato affinchè commentasse le recenti dichiarazioni di Lin Jarvis (tutt’altro che pacate) ha ceduto al suo stesso istinto: “Penso che il silenzio sia la risposta migliore – ha detto Vinales – Pochissime persone sanno cosa è successo davvero. Ho incontrato molte persone cattive là dentro (in Yamaha, ndr), ma anche molte brave persone. Di sicuro l’esperienza nel Team Monster Energy mi ha insegnato ad essere più freddo e distaccato con la gente con cui lavoro”.
Anche adesso che sta in Aprilia, un ambiente in cui, invece, tutto è più familiare e le emozioni non sono qualcosa da cui tenersi lontani. Fermo restando, però, che la pressione c’è sempre: “Certo che c’è, ma in Aprilia è una pressione positiva – ha proseguito Maverick – Abbiamo tutti degli obiettivi da raggiungere, ma ci vorrà tempo e tutti siamo consapevoli di questo. Per quanto mi riguarda dovrò trovare costanza e consistenza, ma non nascondo di avere un sogno: vincere in Qatar. E’ una pista che mi piace molto e sarebbe fantastico, sarebbe la mia più grande impresa di sempre, ma bisogna essere realistici e stare con i piedi per terra”. Lo dice con consapevolezza, Vinales, assumendo anche un’espressione più decisa, quasi a sottolineare una nuova maturità. Una maturità che è passata in pochi mesi anche dalla gioia dell’essere padre all’atroce dolore di aver perso il giovane cugini Dean berta Vinales: “Ci penso ogni giorno - ha concluso - anche se cerco di rifuggire quel pensiero. Non riesco nemmeno a immaginare cosa provi una parte della mia famiglia”.