Nata appena un anno fa, la F1 Academy è pronta a ripartire con la seconda stagione, la prima da categoria di supporto della Formula 1, che accompagnerà in ben sette round nel 2024, e a mostrarsi al grande pubblico, dopo un debutto a porte chiuse, con tante ambizioni, nuovi circuiti e parecchia attenzione da parte dei tifosi abituali del mondiale che vedrà l’arrivo effettivo di una nuova categoria. Il campionato è stato creato direttamente dalla Formula 1 per dare l’opportunità alle ragazze pilota di correre in una categoria dedicata e con un budget ragionevole, ma in generale per creare più opportunità per le donne nel mondo del motorsport concretamente.
Susie Wolff è stata scelta come CEO, per guidare l’onda di azioni che F1 Academy aveva e ha in programma, in quanto una delle donne più influenti e di successo nel motorsport sia come pilota che dalla parte manageriale e mediatica. L’obiettivo concreto di questo campionato e di tutta la sua organizzazione è quello di dare l’opportunità alle giovani drivers di avere abbastanza giorni in pista per affinarsi e imparare sempre di più per poi salire di categoria fino ad arrivare in Formula 1. Essendo solo alla seconda stagione la F1 Academy non ha ancora troppo da dimostrare per far capire il suo successo, o fallimento, ma ha sicuramente tantissime cose da raccontare e da far scoprire ai più curiosi.
Il format
Proprio per avere dei weekend ricchi di minuti in pista, la F1 Academy prevede due sessioni di prove libere da quaranta minuti circa, seguite poi da due di qualifica di soli quindici minuti. Le gare ogni fine settimana sono ben tre: la prima dura trenta minuti e vede la griglia decisa dai risultati della prima sessione di qualifica, mentre la seconda ne dura venti e decide l’ordine di partenza in base al rovesciamento delle prime otto posizioni sempre della prima qualifica - ed ha quindi, di fatto, la griglia invertita. La terza gara del weekend è nuovamente lunga trenta minuti e vede la sua griglia di partenza decisa dai risultati della seconda sessione di qualifica. È un sistema un po’ complicato da capire ma che diventa semplicissimo una volta preso il via il campionato, con le vetture che sono praticamente sempre impegnate a darsi battaglia.
Il sistema di punteggio è identico a quello della Formula 1 nei casi della prima e della terza gara, che hanno la stessa durata, mentre la seconda durando solo venti minuti ne assegna molti meno e fino all’ottava classificata. Inoltre vengono premiate le due pole-woman del venerdì, con due punti, e le autrici del giro veloce in tutte e tre le gare a patto che finiscano nella top 10, con un punticino.
La monoposto
La monoposto utilizzata è una Formula 4 ridisegnata per il campionato e uguale per tutte. Proprio come le altre categorie propedeutiche, anche la F1 Academy da l’opportunità ad ogni partecipante di gareggiare alla pari, con la vettura fornita da Tatuus, che ne realizza lo chassis, e da Autotecnica, che fornisce il motore quattro cilindri turbo che può arrivare a sviluppare fino a 174 cavalli. La velocità massima che riesce a raggiungere è quella di 240 km/h ed è, ovviamente, conforme a tutte le norme di sicurezza della FIA. Ciò che le differenzia particolarmente dalle classiche Formula 4 è l’aerodinamica, modificata per rendere i sorpassi un po’ più agevolati. Da ciò deriva che le performance siano sempre molto vicine e che sia il talento e la velocità pura di ogni partecipante ad emergere, come ha dimostrato la prima edizione che ha visto nove diverse vincitrici e praticamente ogni ragazza almeno una volta sul podio. Gli pneumatici sono forniti da Pirelli ma ancora non si hanno molti dettagli su come verranno gestiti nel 2024.
Il calendario
La stagione 2024 vedrà le 15 monoposto della F1 Academy schierarsi per la prima volta sulla griglia di partenza di Jeddah, dove si apriranno le danze a marzo per poi volare fino a Miami a maggio. Si uniranno alle altre categorie propedeutiche, ovvero Formula 2 e Formula 3, sul tracciato spagnolo di Barcellona, per ritrovarsi poi a fine estate a Zandvoort. La seconda parte di stagione prenderà il via invece tra le strade di Singapore, per poi giungere in Qatar e concludere il 2024 ad Abu Dhabi, insieme ai colleghi del resto del circus. È sicuramente un calendario particolare, con più circuiti insidiosi che classici, e che quindi renderà la sfida ancora più avvincente.
I team anche questa stagione saranno cinque - Prema, MP Motorsport, Campos Racing, ART Grand Prix e Rodin Carlin - e avranno a disposizione tre vetture ciascuno. Ancora non si sanno tutti i nomi che correranno nel 2024, ma quelli già annunciati promettono un bell’andare. La prima ad essere annunciata è stata Bianca Bustamante che sarà al volante di una delle monoposto del team ART Grand Prix con il supporto della McLaren, academy in cui la giovane filippina è approdata alla fine della stagione in vista del 2024. Infatti, una delle soluzioni già presentate dal campionato per la prossima stagione vede ogni team impegnato in Formula 1 dare il supporto ad una delle ragazze impegnate nel campionato, di modo tale da potergli permettere più possibilità anche nel futuro. La Williams ha quindi scelto Lia Block per farsi rappresentare in griglia, affidando la sua livrea e il suo supporto, alla figlia del compianto rallysta Ken Block. La giovane americana, classe 2006, debutterà in monoposto proprio in occasione della prima corsa a Jeddah al volante di un’altra delle vetture della ART Grand Prix. Tina Hausmann sarà invece la portavoce di Aston Martin, che l’ha scelta dopo un’impressionante stagione nella Formula 4 Italiana di cui è campionessa femminile, insieme a Prema Racing, che le affiderà uno dei suoi sedili. Ritorna, come la Bustamante, anche Abbi Pulling, riconfermata nell’Academy di Alpine, che la segue già da due anni, e su una delle vetture di Rodin Carlin, team che la accompagnerà anche nella Formula 4 britannica.
Ancora ci sono tante domande che girano intorno alla F1 Academy, insieme a tutti i dubbi se effettivamente sia la modalità giusta per inserire più donne nel mondo delle corse. Per sapere la risposta bisognerà attendere ancora un po’ e dare tempo al tempo di rispondere, ma i passi che si sono fatti in una stagione sono notevoli - con le iniziative che F1 ha espanso al mondo dei kart, l’abbassamento dei costi e il rumore mediatico che la categoria tutta al femminile è riuscita a fare. La campionessa in carica, Marta Garcia, sarà al via della Formula Regional, uno dei campionati propedeutici più competitivi in Europa, su una vettura totalmente finanziata da F1 Academy, Pirelli, Prema Racing e Tatuus, a dimostrazione che le ambizioni ci sono e la voglia di renderle realtà è importante. Il 2024 sarà un anno chiave per la categoria e i presupposti per raggiungere ancora più obiettivi ci sono tutti.