La decisione di Suzuki, che lascerà la MotoGP a fine anno, ha fermato per un attimo il mercato piloti, lasciando Joan Mir verso la Honda e Alex Rins in cerca di una sistemazione. Fino a qualche giorno fa però al centro delle trattative c’era Ducati, che dopo aver confermato Pecco Bagnaia in Qatar deve scegliere a chi affidare la seconda moto. Secondo Max Biaggi e Jorge Lorenzo, a Borgo Panigale hanno già scelto Martín, il tutto prima di vedere i risultati degli altri due piloti (Enea Bastianini e Jack Miller) per non farlo fuggire in HRC. Se così non fosse però, probabilmente lo spagnolo non sarebbe più il favorito: ha chiuso con quattro zeri in sei gare quando Bastianini ne ha vinte due, ritrovandosi attualmente ad essere il migliore dei piloti Ducati in griglia nonostante una moto meno aggiornata. Il che, comunque, non lo infastidisce più di tanto: “Non so per quanto tempo le prestazioni tra le due moto saranno simili - ha raccontato Bastianini in un’intervista a motorsport.com - sicuramente le ufficiali avranno evoluzioni nel corso del campionato, ma per il momento la mia moto non ha nulla da invidiare alla 2022, forse un po' di agilità a causa della nuova carenatura, ma per il resto sono molto simili. Quindi non mi sento inferiore ai piloti ufficiali”, ha spiegato. La nuova carenatura, comunque, Enea l’ha già provata durante i test di Jerez rimanendo forse un filo insoddisfatto. Altri aggiornamenti invece sono da definire: "Tutto dipenderà dai miei risultati e dai feedback positivi dei piloti ufficiali, e anche se ci sono parti che possono essere adattate alla mia moto, ma questo è un qualcosa che non so in questo momento".
Quando gli viene chiesto come si sentono in Ducati a vedere un pilota del team satellite andare più forte degli ufficiali, Bastianini risponde con un filo di diplomazia a la Carlo Pernat: “Sicuramente non deve essere facile dalla loro posizione non vedere uno dei loro piloti ufficiali davanti a quello di una squadra satellite, per di più una nuova squadra satellite. Ma per loro sono un pilota Ducati nel team Gresini e non credo che non siano contenti di questo. Sento di avere il pieno sostegno del marchio”.
In termini di mercato invece Enea non si nasconde, spiegando che per lui - come ogni altro pilota al mondo - l’obiettivo è il team ufficiale: “Sono qui per provare a vincere e cercare di ottenere i migliori risultati possibili quest'anno. In termini di futuro, ovviamente, l'obiettivo è quello di arrivare in una squadra ufficiale. Dipenderà da molti fattori, prima di tutto dai risultati. Per il momento sono concentrato su questo campionato”. Se non dovesse passare al team ufficiale però sceglierebbe di passare alla Pramac? O rimarrebbe con Gresini? Enea, anche in questo caso, alza le mani: “Penso che tutto dipenda da quello che vuole fare Ducati, alla fine sono loro che decidono tutto. L'anno prossimo avrò un pacchetto completamente ufficiale, questo è sicuro, e poi vedremo in quale squadra vorranno mettermi o cosa vorranno fare con me”.
Ad ogni modo Bastianini lo ha detto chiaramente, passare ad un’altro costruttore - anche se al momento con l’addio di Suzuki sembra tutto più difficile - non è la priorità: “Mi vedo come un pilota Ducati, ma ci devono essere certe condizioni per rimanere un pilota Ducati. Ma al momento dico di sì”, ha concluso.