Probabilmente il mercato piloti è già cominciato dal Qatar (se non prima), ma è in queste settimane che i manager della MotoGP fanno volare la penna per siglare i contratti. A innescare il gioco delle sedie tra cambi di casacca, nuovi ingressi e addii più o meno annunciati stavolta è Ducati, che con tutte le probabilità rinuncerà a Jack Miller (anche se l’australiano non sta sfigurando) per promuovere nel team ufficiale un pilota tra Jorge Martín ed Enea Bastianini. Secondo Max Biaggi e Jorge Lorenzo - legato allo stesso manager dello spagnolo, Albert Valera - Martín ha già un contratto con il team ufficiale e a mancare è solo qualche formalità. Se la scelta è davvero ricaduta sullo spagnolo è, tra le altre cose, perché HRC ha mostrato un grande interessamento per il pilota del Team Pramac, il quale avrebbe potuto dare una sorta di ultimatum a Borgo Pangale: o mi prendete adesso oppure vado alla Honda, è il team più vincente della MotoGP e mi tratterebbero come il prossimo Marquez.
Per Ducati sarebbe stata una scelta facile ad inizio anno, con Martín vincente ed esplosivo, ma è molto più complicata adesso che Enea Bastianini è terzo nel mondiale mentre lo spagnolo ha raccolto quattro zeri su sei GP. Gigi Dall’Igna, interrogato in merito dopo la clamorosa vittoria di Pecco Bagnaia a Jerez (con Miller 4°, Bastianini 8° e Martín a zero), ha raccontato ai microfoni di Sky che Ducati ha ancora tempo, lasciando però intendere che Jack Miller è praticamente già escluso dai possibili candidati: “Scegliere tra Bastianini e Martín? Sicuramente bisogna aspettare ancora qualche gara - le parole del Direttore Generale di Ducati Corse - Entrambi hanno dimostrato di meritare un trattamento ufficiale per quanto hanno fatto in questi due anni. Su dove collocarli e come organizzarci meglio per il prossimo anno, abbiamo il tempo per pensare: come sempre credo che nelle corse la continuità paghi e, quando un pilota fa bene con la moto, prima di cambiare è meglio che ci pensi non due volte, ma tre, quattro, cinque volte”.
Ducati quindi è relativamente tranquila, ma non solo. Se Pecco Bagnaia dovesse continuare a correre come a Jerez, non è escluso che i dirigenti di Borgo Panigale decidano di mantenere tutto com’è: per vincere il mondiale basta un pilota, ma quel pilota dev’essere sereno. E Pecco, se dipendesse da lui, si terrebbe stretto Miller.