Gilles Villeneuve è ancora nel cuore di tutti i tifosi della Ferrari. E per ora, anche davanti a Charles Leclerc come numero di vittorie: sei a quattro. Il pilota monegasco avrà tutto il tempo per superarlo ma in attesa del momento dell'aggancio che potrebbe avvenire già quest'anno (cosa impensabile fino a qualche mese fa), a parlare di un paragone tra i due è stato il team principal Mattia Binotto.
Lo ha fatto in occasione dell’anteprima del documentario ‘L’Aviatore’, uscito a 40 anni della scomparsa del canadese: "Gilles è stato un pilota coraggioso, sempre di traverso e al limite. Parlare di tattica e strategia con lui non aveva significato ed Enzo Ferrari si era innamorato di questo. Nel confronto con oggi, per fortuna mia non devo gestire uno come Gilles. Oggi con i piloti è più facile, capiscono cosa sia la strategia, come gestire le gomme, sono tutti vocaboli che usano e comprendono".
"Spesso si paragona Gilles a Charles, ma c’è una grossa differenza nel confronto con oggi, ossia i rischi che si prendevano questi ragazzi. Si sedevano in mezzo al muso e un incidente poteva portare via gambe e piedi. Oggi la sicurezza è cresciuta in modo estremo in Formula 1 per fortuna e in questo cammino la Ferrari è stata molto attiva. Se Gilles avesse corso con le vetture odierne, non sarebbe mancato. Questo è un tributo anche alla Formula 1 per come è cresciuta e alla Ferrari che ha sempre collaborato. È un bene che la Formula 1 cresca e che i piloti di oggi siano di generazioni diverse, sarebbe come confrontare calciatori di epoche diverse, e questo non ce lo dobbiamo dimenticare", ha concluso Binotto.