C'è una pluralità di voci, idee, cambiamenti ed errori, dietro a una scommessa impegnativa come quella che la Ferrari ha fatto con la F1-75, la monoposto che Charles Leclerc e Carlos Sainz porteranno in pista del 2022.
Un gruppo di lavoro guidato da Mattia Binotto, che ne riconosce con orgoglio la paternità e che non ha paura di dire che sì, questa volta la Ferrari ha osato. Solo la pista ci potrà dire quanto e come gli uomini della Rossa hanno impiegato le forze di Maranello e soprattutto quali saranno i risultati in questa stagione in cui, dopo attese e delusioni, sbagliare è considerato inaccettabile.
Tra le tante personalità che hanno lavorato al progetto della F1-75 però ce ne sono due che in questi giorni di tensione sono particolarmente chiacchierate, e si trattta dell'Head of Chassis Area, il responsabile della nuova Area Telaio, Enrico Cardile e del Chief engineer - Performance, David Sanchez.
Entrambi volti conosciuti nell'ambiente della Formula 1 nel panorama Ferrari, i due hanno avuto un ruolo fondamentale della progettazione della parte aerodinamica della nuova vettura, in un momento in cui - azzeccare ogni dettaglio nel telaio, nel fondo e nelle pance di queste monoposto inedite, sarà più importante che mai.
Da una parte l'esperienza di in galleria del vento di Cardile che, all'Università di Pisa dove si è laureato nel 2002 in Ingegneria Aerospaziale, ha proprio presentato una tesi sperimentale svolta nella galleria del vento Ferrari. Da lì l'arrivo a Maranello nel 2005 dove svolge importanti lavori di progettazione delle vetture da competizione Gran Turismo che dominano la scena nei campionati loro riservati, con vittorie alla 24 Ore di Daytona e di Le Mans e titoli mondiali FIA WEC. Nel 2019, con l’arrivo di Mattia Binotto nel ruolo di Team Principal diventa Head of Aerodynamics and Vehicle Project Manager, mentre ad agosto 2020 diventa responsabile della neonata divisione Performance Development. A partire dall’1 gennaio 2021 è diventato responsabile della nuova Area Telaio.
Dall'altra parte invece l'arrivo, nell'ottobre 2012, di David Sanchez, "rubato" dalla Ferrari alla McLaren, dove lavorava nel campo dell'aerodinamica dal 2007, fino ad arrivare a essere team leader di quel settore dal 2009 al 2012. In Ferrari è passato da essere responsabile della parte aerodinamica a capo della sezione per la Formula 1, fino al fondamentale ruolo di Chief engineer - Performance arrivato nel gennaio 2021, proprio per concentrare tutte le forze lavoro sul progetto del 2022.
I due, come Mattia Binotto, rivendicano con orgoglio il lavoro svolto per portare a termine la F1-75, una monoposto su cui tutti, a Maranello, nutrono grandi aspettative.