Il rosso di Ducati dove proprio non ce lo saremmo mai aspettato. Sì, è lo slogan che viene naturale dopo l’ultimo week end in cui una rossa è stata protagonista nei due mondi e non tra i cordoli e l’asfalto. Se, appena qualche anno fa, qualcuno fosse venuto a dire che avremmo visto una Ducati tra i salti di un tempio del cross americano o, addirittura, sulla sabbia del Ranch di Valentino Rossi a Tavullia, probabilmente l’avremmo preso per matto. E, invece, è esattamente quello che è successo in questi giorni. Perché Ducati, nel frattempo, ha deciso di provarci pure con ruote alte e tasselli cattivi, sfornando la Desmo 450MX. Rigorosamente rossa e orgogliosamente Ducati.

Nel cross, in verità, la off di Borgo Panigale s’è già distinta e sta per puntare in alto davvero, ma nel frattempo quel rosso è arrivato a essere protagonista persino al RedBud, nel Michigan con il nove volte campione del mondo, Tony Cairoli, mentre Pecco Bagnaia ha fatto sgranchire le gambe alla sua Desmo450 (ma in allestimento flat track) nel parco giochi personale di Valentino Rossi e dei ragazzi della VR46 Riders Academy. Due scenari opposti, ma entrambi impensabili, per ragioni diverse, fino a qualche anno fa.
Al RedBud, tempio del motocross statunitense affacciato sul lago Michigan, Cairoli ha sfidato 80 rivali sotto un sole rovente. Dopo aver vestito i panni di Grand Marshal a Southwick, il siciliano ha stupito con un decimo posto (e un guasto elettrico) nonostante le sessioni lampo di 20 minuti. "Correre a RedBud è stata una bella esperienza – ha raccontato - Nei primi giri della prima manche ho avuto qualche problema: sono partito bene ed ero quinto, ma il mio gancio di partenza si è bloccato e ho perso posizioni". La reazione non si è fatta attendere: dalla dodicesima piazza Cairoli è risalito fino alla top10, agganciando il gruppetto di testa. La seconda manche ha regala emozioni ancora più intense: scatto, quarta posizione e duello per il podio. "Mentre guidavo bene e puntavo alla terza – ha raccontato la leggenda italiana del cross - abbiamo avuto un piccolo problema con la moto e ho dovuto ritirarmi. Siamo qui per testare e sono cose che possono succedere. Ora ci prepariamo per Millville".
Lontano dal lago e dall’Oceano, ma a un tiro di schioppo dall’Adriatico, intanto, Pecco Bagnaia ha compiuto un gesto simbolico al Ranch di Tavullia: per la prima volta una Ducati solca la terra del santuario di Rossi. Non una moto qualunque, ma una Desmo450MX trasformata per i traversi e che Pecco in persona ha voluto battezzare con l’ormai immancabile rito del numero attaccato. "Abbiamo creato una Desmo450 MX unica nel suo genere per flat track, equipaggiata con sospensioni e kit ruote dedicati appositamente per Bagnaia" - annunciato Ducati sui social. Il tre volte campione del mondo MotoGP ha ricevuto una versione speciale con sospensioni riprogettate e pneumatici specifici, perfetta per affinare il feeling in derapata. Un banco prova strategico dove il monocilindrico da 449,6 cc – capace di 63,5 cavalli a 9.400 giri/min – incontra il telaio perimetrale in alluminio (appena 8,96 kg) che contiene il peso a 104,8 kg.