Negli scorsi giorni il magazine Business F1 aveva lanciato un’indiscrezione confermata, attraverso una nota ufficiale, dalla Federazione internazionale: la FIA ha messo sotto indagine il team principal Mercedes Toto Wolff e la moglie Susie Wolff per un potenziale conflitto di interessi.
Stando a quanto riportato dalla Federazione infatti la FIA "è a conoscenza delle speculazioni dei media in merito all'accusa di informazioni di natura riservata condivise tra un team principal di Formula 1 con un membro della Formula One Management. Il Dipartimento Compliance della FIA sta esaminando la questione". Una nota ufficiale pubblicata per interrompere le speculazioni dei giornali internazionali sulla questione dopo la prima “soffiata” di Business F1 e - allo stesso tempo - per confermare la veridicità di un’indagine in corso senza però citare dirattemente Toto Wolff e Susie.
Alcuni team principal di Formula 1 avrebbero infatti, nel corso degli ultimi mesi, chiesto alla Federazione di verificare il passaggio di informazioni tra Toto Wolff e la moglie Susie, dallo scorso marzo a capo della categoria femminile F1 Academy, che è gestita da Liberty Media e da F1 Group, quindi dalla società che gestisce la Formula 1.
Nonostante i due non siano stati esplicitamente citati è arrivata puntuale la risposta ufficiale di Mercedes e di Susie Wolff. Il team di Formula 1, di cui Wolff è team principal, ha pubblicato un comunicato nella serata di martedì: "Il Team non ha ricevuto alcuna comunicazione dal Dipartimento di Conformità della FIA su questo argomento ed è stato molto sorprendente venire a conoscenza dell'indagine attraverso una dichiarazione dei media. Respingiamo totalmente le accuse contenute nella dichiarazione e la copertura mediatica associata, che implica ingiustamente l'integrità e la conformità del nostro Team Principal. Come ovvio, invitiamo il Dipartimento di Conformità della FIA a corrispondere in modo esauriente, rapido e trasparente in merito a questa indagine e ai suoi contenuti".
In seguito è arrivata anche la risposta di Susie Wolff che ha accusato la FIA di misoginia: ""Sono profondamente offesa, ma purtroppo non sorpresa, dalle accuse pubbliche che sono state fatte questa sera. E scoraggiante che la mia integrità venga messa in discussione in questo modo, soprattutto quando sembra essere radicata in un comportamento intimidatorio e misogino e focalizzata sul mio stato civile piuttosto che sulle mie capacità. Nel corso della mia carriera nel Motorsport, ho incontrato e superato numerosi ostacoli e mi rifiuto di permettere che queste accuse infondate possano offuscare la mia dedizione e passione per la F1 Academy. Come donna in questo sport ho affrontato numerose sfide, ma il mio impegno nell'abbattere le barriere e aprire la strada al successo delle generazioni future rimane incrollabile. Nei termini più forti possibili, respingo queste accuse".