All’inizio è stato un sorriso. Il pilota che rientra nel box, si siede, si toglie il casco e poi, guardando i meccanici, si lascia scappare un gran sorriso a viso pieno. Sembra il racconto dell’immagine vista e rivista e catturata nel box del Team Gresini nei test di Valencia della MotoGP, dopo i primi giri di Marc Marquez sulla Ducati Desmosedici. Invece è il racconto di quanto accaduto nel box di BMW, a Portimao, dopo il debutto ufficiale di Toprak Razgatlioglu in sella alla moto tedesca.
Contrariamente da Marc Marquez, però, il pilota turco, ormai libero dal vincolo contrattuale con Yamaha, ha anche potuto parlare. “Sono entusiasta, questa moto ha una gran potenza – ha affermato - il primo giro è stato molto bello e positivo, ridevo come un bambino sotto al casco. Purtroppo mi sono fermato per un problema di olio e questo ci ha rallentato, ma poi siamo riusciti a tornare in pista e le indicazioni avute sono ottime”. Fiducia nel futuro e pure una neanche tanto velata frecciata a Yamaha, con Razgatlioglu che, adesso, coltiva il sogno di conquistare il titolo mondiale insieme al marchio tedesco. E forse è proprio questa la più grande differenza tra i due “debuttanti” di MotoGP e Superbike: Marc Marquez è salito in sella alla più vincente delle motociclette, Toprak, invece, ha deciso di stringere i semimanubri di una moto che di potenziale sembra averne tanto, ma di risultati ne ha raccolti pochi.
“Qui a Portimao ho lavorato soprattutto sul feeling – ha aggiunto il turco - Sto cercando di conoscere la moto perché è molto diversa dalla Yamaha. Personalmente sono molto contento perché ad ogni giro sono riuscito a migliorare e a conoscere sempre di più la moto. Ho bisogno però di accordare di più il tutto al mio mio stile di guida, anche se abbiamo fatto dei progressi nelle curve lente. Mi ha molto impressionato la potenza di questa BMW, ricordo bene la mia vecchia moto e è stato incredibile sentire quanto questa continui a spingere nell’ultimo settore, in salita. L’importante, comunque, è che giro dopo giro sono riuscito a migliorare, riuscendo a capire bene diversi aspetti, compresa la trazione. Il collegamento con l'acceleratore è migliorato e sono contento”. Una contentezza che il cronometro ha tradotto in un 1,42,8 (stando a quanto rivelato da GPONe) di tutto rispetto, nonostante una caduta che ha anche rischiato di compromettere l’intero test. “Non siamo lontani – ha concluso il turco - Ho avuto una caduta strana alla curva 5 : ho provato a frenare forte, la ruota posteriore andava su, giù e poi ha iniziato a scivolare molto. Sono caduto sul fianco sinistro, non è stato un grosso incidente. Poi ho continuato a guidare per assicurarmi di aver capito la moto. Dopo quattro anni in Yamaha, posso dire che la BMW è completamente diversa. Ho sentito che l'avantreno è molto migliore rispetto a prima e il freno motore è fantastico. E poi c’è grande entusiasmo nella squadra”.
Parole che sembrano fare il paio con quelle del compagno di squadra, che invece conosce già bene la BMW, ma che in questo test di Portimao è rimasto un po’ alla finestra a causa del maltempo e delle scelte dei vertici del team: “Ho girato pochissimo – ha spiegato Michael van der Mark - Ma è stato bello stare con la squadra e avere Toprak nel box. Ci sono alcune nuove componenti e è stato fantastico passare qualche giorno con i ragazzi. Speriamo di avere un po' più fortuna a Jerez. Ci sono così tante cose da provare, quindi spero che finalmente potremo guidare bene e senza problematiche di sorta. La mia prima impressione è stata che l’atmosfera generale nella squadra fosse molto buona. Mi sono divertito anche se ho guidato poco".