Tra Toprak Razgatlioglu e la Yamaha è ufficialmente finita: si andrà avanti insieme fino a fine stagione e, poi, ognno per la sua strada. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato il test di Jerez con la M1 della MotoGP: pare che il turco si sia trovato a girare nell'indifferenza di tutti, senza che gli sistemassero nemmeno la seduta. Doveva essere la giornata in cui capire se c'erano o meno le possibilità di un passaggio in MotoGP e invece, stando a quanto si dice, è stata la giornata che ha segnato la rottura definitiva. Tanto che oggi, alla vigilia della tappa di Misano della Superbike, è arrivato pure il comunicato stampa ufficiale: fine della storia. Una storia che nel recentissimo passato aveva portato anche alla conquista di un titolo mondiale, prima dell'arrivo di Alvaro Bautista in Ducati e dello stradominio di quelli di Borgo Panigale.
Il manager di Yamaha per la Superbike, Dosoli, ha raccontato che la squadra ha sottoposto a Razgatlioglu e al suo manager Sofouglu, un rinnovo biennale, con un ingaggio migliorato rispetto al passato. Il pilota turco ha preso tempo,ma poi ha sciolto le riserve prima di quanto ci si aspettasse. Un "no" secco giustificato così: "C'è un'altra sfida da raccogliere". La nuova sfida, almeno a sentire quanto riferiscono i ben informati, si chiama BMW. Il marchio tedesco vorrebbe investire in maniera consistente sulla Superbike, anche per valutare il proprio potenziale in vista di un possibile ingresso in MotoGP nel prossimo futuro. E Toprak Razgatlioglu potrebbe essere il pilota perfetto: perchè è giovane e allo stesso tempo ha grande esperienza, perchè ha un talento che non può essere messo in discussione e perchè, in un motorsport sempre più alla ricerca di personaggi, ha quel carisma che serve per attrarre sempre più tifosi.
Probabilmente, quindi, l'ipotesi di un passaggio in MotoGP per il turco è definitivamente tramontata, a meno di clamorosi colpi di scena che, oggettivamente, non sembrano prospettarsi all'orizzonte. Anche perchè in MotoGP selle disponibili non ce ne sono al momento, con Yamaha che sarebbe intenzionata a rinnovare l'accordo con Franco Morbidelli (costa poco e non crea problemi) e tutti gli altri team che hanno piloti contrattualizzati fino alla fine del 2024. "Se devo restare in Superbike - ha dettoil pilota turco - ho bisogno di una sfida del tutto nuova".
Per Yamaha, quindi, si mette male anche nel mondiale dellederivate di serie, con il gap da Ducati che sembra impossibile da colmare e, adesso, anche con un top rider da cercare in fretta per provare a contenere l'emorragia di tifosi che inevitabilmente arriverà dall'addio di Razgatlioglu. Non è escluso che Dosoli e la casa giapponese provino a mettere gli occhi anche nel mondiale della MotoGP, buttando là un'offerta a Fabio Di Giannantonio, che è in scadenza di contratto con il Team Gresini Ducati. Gli altri nomi, al momento, sono quelli di Iker Lecuona e Scott Redding (che però sta valutando di appendere il casco al chiodo).