Fabio Di Giannantonio è prontissimo al suo esordio nel Mondiale di MotoGp. L’avventura in sella alla Ducati del Gresini Racing Team sta per avere inizio e il giovane rookie non ha nascosto il proprio entusiasmo in diretta ai microfoni di Reparto Corse su SkySport24. Un’intervista che trasuda eccitazione, sogni e propositi straordinari per la stagione che verrà, in vista degli ultimi test e della gara del 6 marzo in Qatar. Ma lasciamo che siano le sue stesse parole a descrivere l’entusiasmo che prova per il debutto in questa nuova, avvincente sfida. Non mancano, ambiziosissimi sogni per il suo futuro sportivo come quello - perché no? - di diventare campione del mondo.
Cinque saranno i rookie nel prossimo Mondiale: oltre allo stesso Di Giannantonio contiamo infatti Bezzecchi, Fernadez, Gardner, Binder. “Siamo tutti molto competitivi - ha spiegato Diggia - piloti che sono sempre andati forte nelle varie categorie, sarà una bella sfida. Ovviamente ci saranno le differenze tra le moto, che in Moto2 non c’erano, però la sfida dei rookie sarà interessante. Sarà anche una rivincita con i piloti della KTM che l’hanno scorso ci hanno sinceramente ‘suonato’. Vediamo di suonarli noi quest’anno”.
Ma Diggia, da rookie, vuole tutto e subito seguendo quindi il percorso aggressivo già tracciato da Martin, oppure rimarrà fedele alla “scuola” Bastianini, procedendo quindi più per gradi? “L’obiettivo è quello di crescere turno dopo turno, sessione dopo sessione. La cosa principale sarà imparare, perché è una categoria completamente nuova. La moto è una cosa pazzesca, non c’è niente che possa replicare le sensazioni che ti dà una moto da MotoGP, quindi per me sarà importantissimo fare chilometri. Poi vediamo, se mi trovo subito bene possiamo fare bene da subito, chissà. Ma l’obiettivo principale è davvero quello di imparare. Sono a scuola con i grandi e voglio imparare”.
Decisamente meno “umili” i suoi sogni per il futuro, ma del resto quando si parla di sogni è giusto farlo in grande: “Uno dei sogni che avevo fin da piccolo era quello di guidare la MotoGP - ha affermato Diggia - l’ho realizzato a novembre ed è stato pazzesco. Ora ci sono un po’ di sogni in scaletta: la prima gara in MotoGP (il prossimo 6 marzo, nda), che in Qatar è sempre speciale, di notte con le luci, bellissimo. Non vedo l’ora di correre in Qatar. Poi il sogno è quello di diventare uno dei grandi, fare dei podi e vincere delle gare. E dopo il sogno vero è quello di diventare campione del mondo, perché lì vuol dire che sei tu il migliore di tutti. Quello è l’obiettivo che sto rincorrendo da tutta la vita, è quello il sogno grande”.
Sogna in grande il ragazzo, dunque. E per raggiungere i suoi obiettivi, ha già individuato i campioni da cui vuole imparare il più possibile per arrivare alla meta: “Avere Bastianini con me come compagno di squadra mi darà una bella mano perché ho un rapporto bellissimo con lui e ci conosciamo da quando siamo bambini. Credo che potrò ‘rubargli’ qualche segreto”. Certo, correre con mostri sacri, veterani della MotoGP non può che fare effetto a una giovane promessa delle due ruote. E Diggia non lo nasconde: “Due mi hanno impressionato di più, il campione del mondo Fabio Quartararo e il vice campione Pecco Bagnaia. Ho fatto qualche curva con loro, ma io andavo ancora un po’ piano, e sono pazzeschi. Pecco ha una qualità di guida incredibile, sfrutta davvero bene la Ducati in tutti i suoi aspetti. Fabio invece è pulitissimo, è un ‘pennello’. Sono i due che sto studiando già dallo scorso anno, sono loro ora il riferimento in MotoGP. Non vedo l’ora di essere con loro in pista e di arrivare in Qatar per girare con tutti. Voglio vedere i grandi cosa fanno e cercare di rubare un po’ da tutti". Un Lupin della MotoGp: riuscirà a portare a termine la sua ambiziosa missione di gloria? Con tutto questo entusiasmo, sembra essere davvero sulla buona curva…