Sarà che, dopo l'affaire Vinales, ha capito che non vale mai la pena di affezionarsi troppo al compagno di squadra, sarà che l'anno scorso gli ha passato la paga in ben più di una occasione, ma Fabio Quartararo non è stato proprio carinissimo nel commento sull'imminente arrivo nel box del Team Yamaha Monster Energy di Franco Morbidelli. I due, come è noto, hanno già condiviso il box vestendo i colori di Petronas SRT e ora lo faranno di nuovo con addosso il blu ufficiale e cavalcando due M1 che, almeno sulla carta, saranno identiche. "Franco Morbidelli? Troverà un bell'ambiente - ha detto il francese, che attualmente è leader della classifica mondiale - Per me non è importante chi c'è sul lato sinistro del box, non guardo mai verso il lato sinistro e cerco di restare concentrato sulle mie cose e la mia squadra".
Niente di più distante, quindi, da un caloroso benvenuto, come invece capita quasi sempre in occasione dell'annuncio sull'arrivo di un nuovo pilota. Non che i due si odiassero, visto che screzi particolari in passato non ci sono stati, ma il rapporto è solo professionale, di rispetto, di stima reciproca, ma con diversità più che marcate. Uno, il francese, eclettico e stravagante, l'altro, l'italobrasiliano, decisamente più taciturno e riservato. Sono diversi, e tanto, anche nello stile di guida e questo potrebbe in qualche modo costituire la vera sfida che Yamaha dovrà portare avanti, lavorando molto spesso su setting che saranno inevitabilmente diversi e senza lasciare indietro nessuno. A cominciare da Misano, nel fine settimana del 19 settembre, quando Franco Morbidelli potrà finalmente tornare a correre, come ha confermato anche lo stesso Fabio Quartararo: "Da quanto mi risulta, Morbidelli tornerà da Misano".
Definitivamente tramontata, dunque, l'ipotesi di vedere l'italobrasiliano in pista già da Aragon, con Quartararo che dividerà ancora il box con Cal Crutchlow sul circuito spagnolo. Una pista su cui il superfavorito, in virtù delle tantissime curve a sinistra, è Marc Marquez, ma che potrebbe rappresentare per il francese il teatro giusto per ipotecare definitivamente il mondiale: "E' un circuito dove sono stato veloce, perché ho firmato una pole l'anno scorso, ma non mi sento benissimo lì, non sono mai stato molto costante. Quest'anno è un buon momento per provare a guadagnare un po' di fiducia su quel tracciato, possiamo fare progressi importanti. E' un circuito che non mi piace particolarmente, ma poi c'è Misano, che amo". Che ama, ma in cui lo scorso anno proprio Franco Morbidelli ha trionfato.