Tutti lo negano, ma un altro indizio sul possibile approdo di Max Verstappen alla Mercedes è arrivato, senza troppi giri di parole. A confermarlo è Nelson Piquet Jr., uno che negli ultimi anni Max ha imparato a conoscerlo da vicino. Figlio del tre volte campione del Mondo Nelson e fratello di Kelly, la compagna di Max, il brasiliano ha parlato chiaro, confermando l’ennesima uscita di una Red Bull che sembra perdere un pezzo dopo l’altro. E lo ha fatto nel più naturale dei modi, parlando al podcast Pelas Pistas, quasi non accorgendosi di quelle parole che, una ad una, stava pronunciando.

“Quest’anno ci sono dei weekend in cui le cose non funzionano bene per la Mercedes – ha commentato Piquet Jr. – semplicemente non si può fare molto al riguardo. Uno dei loro piloti è un rookie, che purtroppo è stato colpito da Isack Hadjar lo scorso fine settimana. In ogni caso, non è stato un buon weekend per loro, ma chissà cosa succederà l’anno prossimo, quando Max guiderà lì”. E allora l’intervistatore, incredulo, incalza cercando conferme, ma il brasiliano, forse resosi conto della bomba pronunciata si ferma, pensa un attimo e ritratta, quando ormai però sembra troppo tardi”. “Correrà comunque in Formula 1 nel 2026. Credo che prenderà una decisione ad agosto. Se Max se ne va, il suo compagno di squadra sarà Antonelli”.
Un intervento, o forse uno scivolone, che però conferma due aspetti chiave: il primo è che una trattativa esiste per davvero, lontana dall’essere solo il più classico dei chiacchiericci tra un pilota e una squadra diversa dalla sua, il secondo è che, qualora l’olandese dovesse accettare l’offerta formulata da Toto Wolff al suo fianco ci sarebbe ancora Kimi Antonelli, l’altra scommessa del manager austriaco, mentre a fare le valige sarebbe George Russell nonostante l’inizio di campionato super dell’inglese. Una vicenda che non smette di tenere banco, perché finché non arriverà una firma nero su bianco nulla è mai detto. Nella conferenza stampa di Silverstone, Russell non aveva lasciato spazio a interpretazioni, affermando di essere sicuro che, il prossimo anno, sarà ancora al volante di una delle due Frecce d’Argento, ma altrettanto chiare sono le parole di Piquet Jr.: “Chissà cosa succederà quando Max correrà lì”.

Un’altra certezza però c’è ed è innegabile: la Red Bull sembra cadere a pezzi, con gli altri team che, uno ad uno, ne stanno approfittando. Ad inaugurare le partenze da Milton Keynes è stato Rob Marshall, diventato il direttore tecnico di quella McLaren che sta lasciando solo le briciole agli avversari. Poi è toccato al capo delle strategie, Jonathan Weathley, convinto da Audi a diventare il nuovo di principal di una Sauber che, gara dopo gara, sembra prepararsi al meglio a diventare un colosso di questa F1. E infine Christian Horner, l’unico dei tre “cacciato” dalla stessa squadra dopo due anni di lotte continue seppur mascherate. Ad oggi l’unico vero pilastro del team sembra essere proprio Max, in grado di tenere in piedi l’Intera Red Bull solo con i suoi capolavori. E se in un primo momento il licenziamento di Horner era stato associato a un braccio di ferro vinto dallo stesso Verstappen, dall’Olanda è arrivata una secca smentita. Parole di circostanza? Difficile affermarlo con certezza assoluta, ma se così non dovesse essere l’allontanamento dell’inglese sembrerebbe un segnale più negativo che positivo.
Eppure, non è stato solo Nelsinho ad alimentare i rumours, perché proprio mentre l’olandese si trova Sardegna, a godersi qualche giorno lontano dalle piste reali o virtuali, sull’isola sembrerebbe esserci anche Toto Wolff. Potrebbe essere la più grande delle casualità, ma in un momento del genere è difficile non buttare l’occhio su tutto ciò che accade, soprattutto lontano dai riflettori.
