Non è stato un weekend facile quello della Ferrari a Barcellona, dove la rossa arrivava cercando conferme e determinata nel cancellare il grande punto interrogativo che gli era stato disegnato sulle spalle in Canada. Una stagione iniziata da seconda forza, che ha visto sia Carlos Sainz che Charles Leclerc vincere un gran premio a testa, per poi iniziare a tremare sulle strade canadesi, al circuito intitolato a Gilles Villeneuve, mostrando una prima vera debolezza. Una vettura che sì, rimane competitiva, e due piloti che continuano a cercare di massimizzare i risultati ma che purtroppo in Spagna hanno commesso troppi errori. Dalle strategie poco chiare, al battibecco in curva 1 tra Leclerc e Sainz, la Ferrari è la vera delusione di questo weekend.
Già la sessione di qualifica non ha visto la rossa brillare, con il duo di Maranello schierato in terza fila dietro anche alle Mercedes, e sia Leclerc che Sainz alla partenza hanno dovuto farsi strada tra il traffico che si crea sempre nella prima esse del circuito, insidiosa e veloce allo stesso tempo. Proprio lì, dopo qualche giro, Carlos Sainz ha azzardato un sorpasso sul compagno di squadra, chiudendo un po’ troppo la traiettoria nei suoi confronti e andando a sfiorare la sua ala. Ovviamente il monegasco non ha reagito tranquillamente e, una volta sceso dalla vettura, non ha perso tempo nel mostrare indignazione nei confronti del caso. La direzione gara non ha preso provvedimenti nei loro confronti e Sainz a fine gara ha chiuso il discorso con un semplice “si tratta di chi corre più veloce tra tutti e io in quel momento avevo più passo di lui”, mentre Leclerc ha continuato a incolpare l’accaduto per il risultato deludente finale.
“La mossa di Carlos non è stata né corretta, né giusta in quel momento, perché nel briefing di stamattina avevamo deciso ben altro. Dovevamo cercare di risparmiare le gomme e lui in quel momento non ha risparmiato niente” ha detto Leclerc ai microfoni di Sky Sport F1. “Secondo me non c’era bisogno di prendere la curva come se non ci fossi, ma alla fine è andata così. Io ho avuto un danno all’ala anteriore che mi ha condizionato per il resto della gara. Lì abbiamo perso del tempo prezioso” ha continuato il monegasco.
“D’altra parte capisco che fosse il suo gran premio di casa e che volesse fare qualcosa di spettacolare, anche perché è un momento molto particolare della sua carriera, anche se quello non era il momento” ha concluso Leclerc, visibilmente irritato dopo la gara ma anche pronto a discuterne con la squadra. Carlos Sainz invece ha raccontato praticamente il contrario: quello era il momento giusto per passare il suo compagno di squadra perché le due Mercedes davanti montavano gomma usata mentre le due Ferrari avevano un set di pneumatici nuovi. “Dovevamo andare all’attacco, la strategia andava in quella direzione. Non mi sembra sia stato un errore, avevo la possibilità di passarlo e l’ho sfruttata, non potevo nemmeno stargli dietro per tutta la vita” ha raccontato lo spagnolo a Sky Sport. “Poi da quel momento sono anche riuscito ad agganciarmi alle due Mercedes e a stargli molto vicino, quindi dovevo andare avanti. Non capisco di cosa si lamenti, perché questa volta non mi sembra ce ne sia bisogno” ha concluso lo spagnolo.
Tra i due si è espresso anche Fred Vasseur, il team principal, che però ha preferito spostare il focus dei problemi di questo weekend da tutt’altra parte: “Non credo che sia stato quel piccolo contatto a crearci problemi. Sì, magari abbiamo perso qualche secondo, ma potrei elencare almeno altri dieci momenti in cui lo abbiamo fatto” ha detto il rappresentante della scuderia. “Credo che dovremmo concentrarci nel migliorare la qualifica, partendo più avanti potremmo puntare più in alto, e cercare il nostro equilibrio su ogni pista. Le vetture hanno dei gap minimi, non c’è un dominio in questo momento, quindi ogni weekend tutto può cambiare, noi dobbiamo diventare più bravi nel capire come adattarci” ha concluso Vasseur.
La gara spagnola fa capire quanto sia alto il gradino che la Scuderia Ferrari deve salire per raggiungere la Red Bull, che indiscussa continua a vincere con Max Verstappen nonostante non sia più la favorita, e la McLaren, che adesso ha forse la vettura più forte anche se pecca ancora di ingenuità in alcune occasioni, soprattutto sulla strategia. Nonostante il gap non sia piccolo e marginale però, le qualità acquisite in questa stagione dal team italiano sono notevoli e, continuando nella giusta direzione, Leclerc e Sainz potrebbero davvero tornare davanti a tutti come a Monaco, solo risolvendo quelle piccole insidie che ha raccontato anche Fred Vasseur. In Austria la Ferrari non arriva favorita ma nemmeno in svantaggio: bisognerà vedere se riuscirà a trovare il famoso equilibrio.