Non è stato un bel weekend quello del team Prema in Spagna, dove la Formula 2 è scesa in pista per il suo sesto round stagionale. E dopo ben sei tappe si può anche decisamente affermare che finora la stagione della squadra italiana non è stata positiva, anzi, le difficoltà non sono state poche e soprattutto sempre diverse. Invece, prima dell’inizio dell’anno, si puntava tutto sulla squadra di René Rosin, una delle più forti nelle categorie propedeutiche e con una compagine di piloti davvero competitiva sulla carta. Ollie Bearman e Kimi Antonelli però in sei gare non sono mai riusciti a conquistare risultati straordinari, accontentandosi al massimo di una quarta posizione appena fuori dal podio, ricoperti dall’attenzione di tutto il circus - e non solo, perché anche sui social se ne sente parlare tantissimo - per via del loro futuro recente.
Barcellona è stato l’esempio perfetto per riassumere la stagione fino ad adesso: poco passo, qualche errore, tanti punti interrogativi. Una vettura non semplice da guidare, con tutto il nuovo reparto tecnico - essendo che questa Formula 2 ha debuttato proprio nel 2024 - ancora da capire e da perfezionare a differenza di altri team, che non ha aiutato Bearman e Antonelli un po’ in alto mare. Le qualifiche hanno portato una mezza soddisfazione per l’italiano, quinto nella classifica dei tempi, mentre per il britannico della Ferrari Driver Academy non è stato facile nemmeno far segnare un buon giro. Le due gare poi hanno visto i due in difficoltà con il passo, con gli pneumatici e, per Antonelli, un intoppo tecnico prima del giro di formazione della domenica che lo ha costretto a partire dalla pit lane, vanificando il buon risultato del venerdì.
Diventa facile allora puntare il dito sui due “it boys” del paddock della Formula 2, con tutta l’attenzione spostata direttamente sui loro curricula e piani futuri. Perché il team Prema quest’anno vanta anche i due piloti più vicini alla Formula 1, uno con Ferrari e l’altro con Mercedes. Due piloti che nelle loro passate stagioni hanno dimostrato di andare davvero forte, vincendo tutto quello che potevano vincere per costruire la loro strada verso il mondiale. E non si può, guardando proprio al passato recente, mettere in dubbio il loro talento. Perché Ollie Bearman è stato il primo a laurearsi campione di Formula 4 sia italiana che tedesca, rischiando poi di vincere il campionato di Formula 3 nella sua stagione da rookie. Kimi Antonelli poi ha seguito le sue orme in Formula 4, dominando ogni weekend, per vincere la Formula Regional European Championship e arrivare dritto in Formula 2. Due carriere finora strabilianti, che di talento ne raccontano in ogni curva e che sanno di avere come protagonisti due delle stelle più brillanti di tutto l’universo della loro generazione.
Non si tratta di una mancanza di talento, ma forse di un insieme di condizioni che solitamente vanno contro alla creazione del campionato perfetto. Perché soprattutto in queste categorie, dove i piloti hanno la stessa vettura e la differenza la fa la tecnica e la preparazione, al binomio Prema più piloti manca forse la costanza. Sia nella costruzione del weekend, che parte sempre in salita per via di queste nuove vetture difficili da interpretare, che stanno dando ai tecnici del team vicentino una sfida dopo l’altra, che in quella della gara stessa, sempre condita con frustrazione per via del potenziale mai totalmente espresso dei piloti. Tutte le monoposto sono uguali alla base in Formula 2, ma la preparazione e l’interpretazione per ogni team è diversa. Ed è chiaro che per il team Prema ci siano più sfide piuttosto che per altre squadre in griglia.
Inoltre, sia Bearman che Antonelli in questo momento hanno più di un volante sotto le mani, essendo entrambi impegnati anche in programmi con i propri team di Formula 1. Il britannico è infatti ormai a un passo dall’accordo con la Haas, che sembrerebbe interessata al giovane talento della Ferrari dal risultato da lui ottenuto a Jeddah, quando ha sostituito Carlos Sainz al volante della SF-24, ed è quindi spesso impegnato in test e, soprattutto prove libere nello stesso weekend della F2, al volante della Formula 1. Antonelli invece è al centro dell’attenzione da ormai mesi per un possibile sedile tra la Williams e la Mercedes, che ha cresciuto il pilota italiano dai kart per essere il perfetto sostituto di Lewis Hamilton una volta arrivato il momento dell’addio del britannico, e quindi sempre impegnato con test in giro per l’Europa al volante della vettura del team di Toto Wolff.
Forse per poter vincere il titolo il team Prema avrebbe bisogno di due piloti interamente concentrati sul programma di Formula 2, quasi secondario invece per Bearman e Antonelli e, soprattutto, per chi li gestisce, che forse punta direttamente alla Formula 1. Però il talento dei due alfieri del team vicentino non possono essere messi in discussione: sono loro il futuro di questo sport. Bisognerà vedere adesso se la vettura riuscirà a fare uno step in avanti dal punto di vista prestazionale e se i due piloti potranno concentrarsi e puntare più in alto. Serve una spinta motivazionale, un risultato speciale per poter ritrovare forse anche un po’ di spirito di squadra. La prossima gara della Formula 2 è già dietro l’angolo, con il Red Bull Ring pronto ad ospitare il circus nel weekend in arrivo.