L'occasione era perfetta: solo 3000 posti disponibili per assistere a un Gran Premio - uno dei pochi a porte aperte di questa stagione - che resterà nei libri di storia della Formula 1. Al Mugello, terra toscana in cui approderanno per la prima (e probabilmente unica) volta le regine delle quattro ruote, lì dove la Ferrari festeggerà le sue 1000 presenze nella storia di questo sport.
Così il Mugello, orfano della MotoGP in questo 2020, ha fatto i conti in tasca e pubblicato il listino dei prezzi per assistere a questo unico, bellissimo, magico appuntamento: prezzo minimo per la domenica 750 euro, prezzo massimo 1200.
Subito polemica sull'autodromo, la FIA, Ferrari, Liberty Media e su chi quei biglietti li ha pure acquistati. Ma poi per cosa - si sono detti in molti - per vedere la Ferrari perdere, a casa sua, il giorno del suo compleanno?
Un flop assicurato, considerando che sono in calo anche gli ascolti televisivi della Formula 1 - figuriamoci i biglietti per le gare, e una figuraccia per gli organizzatori che troppo hanno chiesto ai tifosi italiani in un anno da dimenticare per la Rossa.
Così, a pochi giorni dall'inizio del weekend di gara, è arrivata la notizia: prezzi dimezzati per tutti e, per chi avesse acquistato i biglietti a prezzo intero, in arrivo un rimborso. Il listino rimane alto: la domenica si spenderanno dai 375 ai 600 euro per vedere la gara, ma sicuramente più abbordabile rispetto a prima.
Resta da chiedersi in quanti italiani (tra i tifosi Ferrari) voranno andare a festeggiare quello che si preannuncia essere il compleanno più triste della storia?