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George Russell, il campione senza certezze adesso ha bisogno di risposte

  • di Giulia Toninelli Giulia Toninelli

19 giugno 2021

George Russell, il campione senza certezze adesso ha bisogno di risposte
Da anni sentiamo ripetere a Toto Wolff e al suo entourage in casa Mercedes la stessa identica frase su George Russell: “Lui è il futuro della scuderia”. Ma questo futuro ogni anno si allontana un po’ di più, e mentre i suoi coetanei collezionano esperienza e podi, il britannico resta nelle retrovie con una Williams mai competitiva ad attendere che il team tedesco prenda una decisione

di Giulia Toninelli Giulia Toninelli

Ci sarà un posto libero in Mercedes per George Russell nel 2022? Questa è la vera domanda intorno alla quale si svilupperà il mercato piloti della prossima stagione, aspettando di risolvere il grande dubbio di un giovane campione che - lo sappiamo bene - merita ben altro rispetto a una lotta nelle retrovie della griglia a bordo di una Williams mai competitiva.

Ma anche aspettando le risposte di una scuderia, la Mercedes, che si trova di nuovo a dover fare i conti con una scelta complicata: puntare tutto su un pilota, in questo caso il sette volte campione del mondo Lewis Hamilton, e usare la carta del secondo pilota, Valtteri Bottas, per massimizzare i punti? Oppure rischiare e giocarsi la carta del giovane, dando a Russell la possibilità di correre accanto a Hamilton?

In questi anni la scelta della scuderia è stata fin troppo chiara, e i rinnovi di Bottas, anno dopo anno, ne sono la prova più concreta. In questa stagione però qualcosa potrebbe cambiare, le voci sempre più insistenti su un possibile non rinnovo di Bottas ne sono la prova e i motivi alla base di questo possibile cambiamento sono parecchi.

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Il primo è il prolungamento del contratto di Hamilton. In molti infatti, Russell compreso, sembrano convinti che Lewis scegliesse di ritirarsi a fine 2021, chiudendo un’era con la sua Mercedes per non tuffarsi nella stagione dei nuovi regolamenti, e il contratto di un solo anno sembrava esserne la prova. Il britannico però da inizio stagione ha detto chiaramente, in più occasioni, di voler rinnovare con la Mercedes anche per il 2022, rendendo più complicata la situazione di Russell. La scuderia tedesca infatti dovrà scegliere se rinnovare per un’altra stagione con Bottas, per agevolare Lewis, o puntare su George.

Il secondo punto è il calo delle prestazioni di Bottas in questo 2021. Il secondo pilota della Mercedes non ha mai dato particolarmente fastidio alla scalata verso il successo di Lewis Hamilton, mantenendosi sempre in una posizione neutra, sufficiente ma non eccellente. In questo 2021 invece, con la Red Bull di Max Verstappen in lotta per il mondiale, Bottas sembra aver accusato il colpo.

Le prestazioni rispetto a Hamilton (e Verstappen) sono troppo lontane, e mancano anche i punti in ottica campionato costruttori. Un Russell a dare fastidio a Max quest’anno sarebbe una manna dal cielo per la Mercedes. Che questo possa essere un campanello d’allarme per la prossima stagione?

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Il terzo motivo riguarda invece la pazienza di George Russell. Da anni il pupillo della Mercedes, cresciuto nelle competizioni minori grazie al supporto del team tedesco, milita in Williams nell’attesa che arrivi l’occasione d’oro in Mercedes. Occasione che gli è stata promessa e che giù volte è stata ribadita, ma che al termine di ogni stagione si fa un po’ più lontana. Lo stesso Russell ha recentemente dichiarato che vorrebbe sapere qualcosa sul suo futuro prima della pausa estiva, per prendere delle decisioni concrete sul 2022.

Per un campione del mondo di Formula 2 come lui infatti continuare il percorso in Williams, senza la certezza di approdare in Mercedes, potrebbe rivelarsi sfavorevole sulla lunga distanza. Coetanei come Norris, Leclerc e Verstappen continuano a migliorarsi in pista, lottando per podi, vittorie o - come nel caso di Verstappen - addirittura per il mondiale. Si perde smalto nell’attesa, inutile nasconderlo, e pilota sempre più giovani e promettenti crescono, rischiando di mentre in discussione i sedili di chi milita oggi in Formula 1.

Servono risposte, e servono in fretta. Ora toccherà alla Mercedes scegliere: un futuro rischioso o un presente di cui già conosciamo pregi e difetti? Lo scopriremo presto.

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