Con quel carattere tipicamente inglese che gli permette di dire qualsiasi cosa, anche le critiche più feroci, mantenendo però un tono pacato e moderato, George Russell nel paddock di Formula 1 si è guadagnato in questi anni il titolo di chi non si fa problemi a parlare di tutto, avversari compresi. Non a caso è stato scelto, giovanissimo, per guidare il gruppo dei piloti nelle decisioni più importanti prima accompagnando e poi sostituendo Sebastian Vettel.
Non sorprende quindi che, nel fine settimana di casa, commenti ironicamente le continue "minacce" di Max Verstappen che da tempo sostiene di non vedersi a lungo in Formula 1, e di pensare a un ritiro precoce se la massima serie dovesse continuare a cambiare troppo, aggiungendo continui format in grado di snaturarla o aumentando in modo esponenziale il numero dei Gran Premi.
Commenti, quelli di Verstappen, a cui siamo ormai più che abituati, con l'olandese solito criticare Liberty Media per i troppi cambi in calendario arrivati nel corso degli ultimi anni per - secondo Domenicali - attirare più nuovi tifosi e mantenere alto l'hype della Formula 1. Secondo George Russell però i commenti di Max Verstappen non sono veritieri, come ha detto ridendo nella conferenza stampa di inizio weekend a Silverstone: "Penso che si stia lamentando perché vuole più soldi! È il pilota più pagato della griglia, anche giustamente per quello che ha ottenuto. Ma penso che sia tutta una grande tattica questa minaccia di ritiro e nient’altro. Spero che non se ne vada e che rimanga finché rimarrò io, perché voglio lottare contro i migliori piloti del mondo".