George Russell è uno dei protagonisti assoluti di questa stagione di Formula 1 2021. Un pilota che, nonostante combatta nelle retrovie della griglia con una monoposto - la Williams - che fatica a entrare nella zona punti, riesce a scaldare il cuore dei tifosi. Un pilota che tutti aspettano di vedere, nel 2022, al fianco di Lewis Hamilton, per capire fino in fondo se questo giovanissimo talento sarà all'altezza della sfida più grande della sua carriera: combattere contro il suo compagno di squadra, il pilota più forte della sua generazione e il più vincente di tutti i tempi.
Mentre le spalle del ragazzo si carina di aspettativa, George non smette di stupire anche in Williams, dove quest'anno sta collezionando un risultato dopo l'altro. Rinominato Mr Saturday, grazie al talento dimostrato in qualifica, negli ultimi appuntamenti sta stupendo anche in gara, portando a casa risultati sempre più solidi.
Un dato più di tutti gli altri stupisce gli appassionati: nelle ultime sei gare Sergio Perez, pilota Red Bull dotato di una monoposto da top team attualmente in lotta per il mondiale con Max Versrappen, ha ottenuto 16 punti nella classifica piloti, lo stesso risultato portato a casa da George Russell, che certo non dispone della stessa monoposto.
Un numero impressionante a cui però vanno aggiunti degli asterischi chiarificatori: Perez viene da Gran Premi difficili, complice la sfortuna, gli errori personali e qualche problema di troppo, mentre Russell ha sfruttato positivamente tutte le occasioni, compreso l'inaspettato podio conquistato (senza correre) a Spa.
Inoltre la monoposto di Russell non è la stessa Williams dello scorso anno, la scuderia inglese ha portato grandi modifiche e fatto passi avanti notevoli in questa stagione, dando a George la possibilità di giocarsi quei punti che nel 2020 apparivano impossibili da ottenere.
A sottolineare quest'ultimo aspetto ci ha pensato Max Verstappen che, in una recente intervista, ha dichiarato: "George è sicuramente un pilota molto bravo, ma quando fai questo tipo di risultati è una chiara dimostrazione che anche l’auto non è poi così male. Certo la Williams non è una Red Bull o una Mercedes ma gli consente ormai di lottare per i punti, hanno un buon carico aerodinamico e inizia a essere più vicina alle altre monoposto. George fa un lavoro fantastico, ma le persone devono iniziare a capire che anche l’auto è migliorata molto".