“Ho un’ernia che mi rompe un po’ i maroni, ma torneremo più forti”. È questo l’attacco di Carlo Pernat al video che registriamo nella hall del suo albergo a Scarperia. La verità è che il manager genovese è venuto al Mugello per passione, un altro al posto suo sarebbe rimasto a casa risparmiandosi grosse sofferenze e un gran numero di dolori. Eppure, dice ridendo che: “Preferisco vivere bene e morire male piuttosto che il contrario, anche perché morire si muore una volta sola, la vita invece che l’hai tutti i giorni”. Finita la poesia torniamo a parlare delle corse per il nostro #PernatAdvisor.
Tralasciando quest’ernia lancinante come è andato il weekend?
“Veramente bene, ho raccolto tutto quello che mi aspettavo e anche qualcosa di più. Per quanto riguarda Tony Arbolino molto bene, perché anche se è partito decimo - parte sempre male - ha fatto una gran gara. Da Enea mi aspettavo molto di meno: sono mesi che non si allena perché con quella scapola non ci riesce, non ha feeling… aver finito la gara al 9° posto è la dimostrazione che vuole tornare presto a vincere”.
La tenuta sulla distanza di gara era tutt’altro che scontata, specialmente la domenica.
“Sì, poi ha fatto anche bene in prova il venerdì, sesto se non sbaglio: aveva un sorriso che sembrava un salvadanaio. Poi la caduta in Q2 un po’ ha pesato, ma per le condizioni in cui era è stata una delle gare più belle della sua vita. Lo avremo al 100% a Silverstone spero, anche se ora mi aspetto gare un po’ meglio di questa”.
Credi che Pecco Bagnaia in questo momento abbia già vinto il mondiale?
“Pecco secondo me era già favorito in partenza, non solo per il numero uno: lui con questa moto si trova a casa sua. Ha fatto qualche zero come l’anno scorso, ma non c’è problema. Bezzecchi è fortissimo e dà delle gran palate di gas, ma deve ancora un po’ mettersi a posto per fare l’ultimo step, anche se sta facendo un gran campionato. Pecco gli unici avversari li ha in casa, è un Ducati contro Ducati”.
Soprattutto pensando al fatto che Marc Marquez si è steso di nuovo. Sta esagerando?
“A Genova c’è un proverbio che dice ‘Sciûsciâ e sciorbî no se pêu’: non si può soffiare e bere assieme. O sviluppi la moto per bene, portandola a certi livelli, oppure vai a cercare il tempo. Una delle due, se le fai assieme cadi. I genovesi lo sanno bene, Marc dovrebbe fare una scelta”.
D’accordo, chiudiamo: tre bei posti in cui andare a mangiare durante i giorni del GP d’Italia?
“A Palagio! A Palagio si mangia bene, poi l’Uovo da Picchi. O Gli Artisti. Poi qui (a Scarperia, ndr.) c’è Anna che prepara una fiorentina spettacolare. In tutto questo devo anche dire di essere contento per il Mugello: dopo i numeri di giovedì e venerdì ci aspettavamo un mezzo flop, invece oggi c’erano settantamila persone, c’era la coda come ai vecchi tempi e questo mi ha fatto godere… mi spiace per chi era in macchina eh, ma questo è il Mugello”.
A proposito: un pilota che vuole festeggiare la sera dove dovrebbe andare?
“A Calenzano. A Calenzano c’è un localino niente male, non faccio il nome però. Diciamo che è anche un posto per scambisti”.