Voto 0. A Marco Materazzi. Ma non è un pilota: era un calciatore e ha pure smesso da un bel po'! Sì, è vero, però l'idea che entrasse per dare una innervosita al francese fino a farlo sbroccare e aiutando l'Italia a vincere il mondiale proprio come fece nel 2006, bisogna ammetterlo, c'ha sfiorato un po' a tutti. Si fa per scherzare, sia inteso, ma il pensiero maligno l'abbiamo avuto sul serio! Non è calcio (per fortuna)!
Voto 1. A Miguel Oliveira. E' uno dei nostri preferiti e non l'abbiamo mai nascosto, ma ha periodi in cui si spegne come un Maverick Vinales qualsiasi. Che diavolo succede al portoghese? Guida in maniera molto diversa dagli altri e, probabilmente, sta facendo una gran fatica con queste benedette gomme Michelin. Ultimamente, però, s'è anche un po' distratto tra affari di famiglia e corse in auto e, secondo i più maliziosi, s'è seduto un po' troppo dopo aver ottenuto garanzie sul futuro da parte di KTM. Così non va!
Voto 2. A KTM. A Misano non si esalta nessuno dei punti di forza della RC-16, tanto che tutti i piloti della casa austriaca hanno avuto una gara di sofferenza. Ci sta e il brutto voto non è certo per questa ragione, ma per averci tolto il gusto di rivedere ancora Dani Pedrosa in pista. Prima lo avevano iscritto come wildcard e poi hanno ritirato la partecipazione, senza dare troppe spiegazioni. Magari KTM ha solo subito una decisione del pilota, però due paroline in più sui perchè avrebbero dovuto dircele, dai! Aridatece Dani!
Voto 3. A Valentino Rossi. Anche questa volta la prestazione non c'entra assolutamente niente, è chiaro, ormai, che per lui sono gran premi di saluto alla sua gente e va bene così. Ma il fatto che all'ennesima domanda su Team, Aramco, Principe e Tanal si sia spazientito non è accettabile da uno che ha fatto sempre della comunicazione con i tifosi uno dei suoi punti di forza. Lo abbiamo detto la scorsa settimana e lo ripetiamo anche questa volta. Ok Vale, che tu non te ne occupi direttamente lo abbiamo capito, ma, visto che tutti ti chiedono sempre la stessa cosa, non potresti parlare con i diretti interessati e farti dire che diavolo sta succedendo? Così da farlo sapere anche a noi che ti vogliamo da sempre un gran bene? Se anche fossero vere le voci che circolano non ci sarebbe nulla di male. Meglio, eventualmente, ammettere d'essersi fidati un po' troppo di personaggi discutibili piuttosto che fare finta di niente. Resti il Re, anche se non c'è il principe!
Voto 4. A Marc Marquez. Soffre e ormai non lo nasconde neanche più, anzi lo ammette candidamente. Questo ci dispiace e non è certo il caso di farci sopra dell'ironia, anche perchè, nonostante il dolore, Marc Marquez va ancora forte di brutto e la ha dimostrato pure oggi a Misano, tenendo testa ai primi per buona parte della gara e chiudendo in una posizione più che dignitosa non lontanissimo dal podio. Quella roba lì di andare sempre a cercare una scia o un traino, con Mir che pare essere stato scelto come lepre preferita, però, è un po' bruttina. Ok che un pilota vuole vincere e vule ottenere sempre il massimopossibile, ma "dipendere" da uno che di mondiali ne ha vinto un ottavo dei tuoi è quasi imbarazzante. Come diceva la nonna: pensiamo alla salute!
Voto 5. A Alex Rins. Male ad Aragon, per terra a Misano. Il momento è tremendo e, probabilmente, l'avventura con Suzuki non durerà ancora a lungo perchè quando gira lui non gira la moto e quando gira la moto non gira lui. Segno che, come cantavano gli Scorpions, il vento del cambiamento è prossimo a soffiare. Wind of change!
Voto 6. A Pol Espargarò e Aleix Espargarò. Hanno fatto una buona gara, ma il siparietto delle prove con tanto di scaramuccia in pista che ha evocato quando, da piccoli, si azzuffavano come si azzuffano tutti i fratelli, è stata un pochino patetica. Dovrebbero stare un attimino più tranquilli entrambi, anche perchè nessuno dei due ha il fiato sul collo della propria squadra e, anzi, sia Aprilia sia Honda continuano ad avere per loro parole di grande stima e rispetto. Forse serve una mamma che gli rifili una sculacciata a entrambi! A letto senza cena e guai ad accendere la TV!
Voto 7. A Andrea Dovizioso. E' tornato sapendo che avrebbe avuto in mano una moto molto poco competitiva e che il suo futuro sarà su un team che, per il momento, è composto dal solo Razlan Razali, visto che Stiegfield sembrerebbe aver rotto i rapporti con il manager malese. Andrea dovrà soffrire e anche chiudere la gara, oggi, non dev'essere stato facile. Per questo ci sentiamo di dargli un bel 7 di incoraggiamento. Da DesmoDovi a DajeDovi!
Voto 8. Al pubblico di Misano, a Misano, alla RidersLand e a quel pezzo di terra tra la Romagna e le Marche dove il gas aperto è religione. Tutto semplicemente fantastico, come sempre. Milano sarà pure da bere, ma Misano è da sgasare! #eadessoilbis
Voto 9. A Fabio Quartararo. E' vero che l'idea di veder entrare Marco Materazzi che gli rifilava una capocciata per vendicare quella di Zidane nel 2006 c'ha sfiorato tutti, ma è solo partigianeria italiana. In verità il francese sta meritando questo mondiale e lo sta meritando di brutto, con grinta, intelligenza e la giusta capacità di soffrire e capire quando accontentarsi. Capitalizza ogni situazione e, gufate da tifosacci a parte, c'è solo da togliersiil cappello anche oggi davanti a questo Quartararo. Sempre sul pezzo!
Voto 10. A Francesco "Pecco" Bagnaia. Vincere è difficile, confermarsi lo è ancora di più. Cuore, coraggio, manico e stato di grazia (che non guasta mai) hanno fatto sì che la domenica perfetta si rinnovasse a Misano, nel circuito che ormai è di casa per Pecco. Perfetto in tutto, anche nelle dichiarazioni post gara: mai sopra le righe, nemmeno nella gioia di una vittoria così. C'è chi sostiene che sia partito con un istante di anticipo, ma se la direzione gara non ha preso decisioni di sorta, evidentemente è stato tutto più che regolare. Un italiano in sella a una Rossa che vince è roba da grandi sogni per il 2022. E non è detto che il Padreterno non decida di fare un salto a Borgo Panigale e regalarci il miracolo già in questo 2021. Ancora, ancora, ancora!
10 e lode. A Enea Bastianini. Terzo sul podio e primo nella categoria "moto d'epoca". La sua Desmosedici è del 2019, ma Enea è il futuro e, quindi, ha compensato. Per Enea abbiamo pure un consiglio: facci vedere qualche stoppie! Perchè, se impari a fare bene gli stoppie, qualcuno potrebbe (e dovrebbe) prenderti in considerazione al posto di Jack Miller. Pernat Academy rules!