Rinascimento italiano. L’abbiamo già detto, scritto, ripetuto: grazie Vale. Per ciò che sei, che hai fatto e che ci lascerai: l’Academy, Pecco, Foggia, Migno, e tutti quelli che ora non citiamo ma solo perché oggi non sono a podio. Ma poi ci sono anche gli altri: Bastianini, Antonelli, gente, ragazzi, piloti che lavorano sempre, anche quando le luci non li illuminano, soprattutto quando le luci non li illuminano.
Cosa ci insegnano giornate come quella di oggi? Tanto, se non tutto. Perché il lavoro al di là del talento, l’impegno al di là dei risultati, cosa è se non tutto? Anni fa l’Academy di Valentino Rossi era qualcosa per addetti ai lavori, non era ancora conosciuta come adesso. Nei giri che i giornalisti facevano al ranch si notava soprattutto Franky Morbido per il suo stile di guida selvaggio, irruente ma efficace. In fondo al gruppo c’era uno che faceva più fatica degli altri a controllare le derapate sul terreno scivoloso del motor ranch a Tavullia. Era Francesco Bagnaia. Poi a un certo punto il suo nome ha cominciato a uscire fuori più spesso. “Guarda - mi disse il mio editore di allora, amico di Remo Tebaldi ed Elena Sacchi, responsabili del team VR46 lato Sky - guarda che puntano tantissimo su un giovane che ha un nome strano e che non mi ricordo”. Quel nome strano era Pecco.
Pecco è migliorato poco a poco. Uccio lo ha sempre detto: a Bagnaia le cose non gliele devi ripetere, basta una volta e poi lui si applica. E poi lui si applica, già. Non è nato fenomeno Pecco. Talentuoso certo, ma col talento e basta, si sa, non si va molto lontani. È nato volenteroso, questo sì. Pecco è l’acqua cheta che spacca i ponti, è la tranquillità che c’è dietro alla consapevolezza, è la lucidità che fortifica la determinazione.
Critiche, scetticismi, poca considerazione a cui rispondere con la costanza, la pazienza, il lavoro nel silenzio, una vita da atleta e una serietà da “buon padre di famiglia”, come scrivono gli avvocati nei contratti. Per far diventare proprio quelle critiche, quello scetticismo, quella poca considerazione parte integrante di una bella storia. Stessa bella storia pure quella di Enea Bastianini. Lavoro lavoro e lavoro. Lavoro che premia la passione. Non vinceranno il Mondiale, ma per Pecco mica ancora è detto. In ogni caso Rinascimento italiano. In questi giorni che stiamo salutando Valentino e ritorna Dovizioso ne abbiamo più bisogno che mai.