image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • Sport
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Calcio
  • Volley
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • Sport
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • calcio
  • Volley
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Cover Story
  • Topic
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Sport

Haas radicale: rimuove lo sponsor russo dalle sue monoposto

  • di Chiara Rainis Chiara Rainis

25 febbraio 2022

Haas radicale: rimuove lo sponsor russo dalle sue monoposto
Allo scoppio della guerra in Ucraina immediata la reazione della F1. In segno di protesta il team americano legato al partner Uralkali ha deciso di disputare i test con macchine completamente bianche

di Chiara Rainis Chiara Rainis

Non appena si è diffusa la notizia dell’attacco della Russia all’area ucraina del Donbass, la F1 si è mossa. A dispetto di un passato che l’aveva sempre voluta un pianeta a sé stante, viziato e immerso nel lusso, il Circus non ha temuto di esporsi, condannando in maniera netta e chiara quanto sta avvenendo nell’est dell’Europa.

La più solerte è stata la scuderia Haas, americana ma dotata di un title sponsor russo Uralkali, legato al padre di Nikita Mazepin, attualmente in forza assieme a Mick Schumacher. In accordo con i vertici, i meccanici hanno rimosso dalle due vetture e dai camion gli adesivi del partner, lasciando soltanto il bianco in bella vista.

Un’azione, questa, forte e non da trascurare visto che praticamente il team esiste grazie ai soldi portati dal signor Dmitry, padre del pilota moscovita, nonché presidente della compagnia chimica.

Visualizza questo post su Instagram

Un post condiviso da F1inGenerale (@f1ingenerale)

In queste ore di test invernali sul circuito del Montmelo, quindi, la bandiera dell'immenso Paese governato da Vladmir Putin è sparita dai box del Circus.

Per la squadra fondata da Gene Haas nel 2016 non è comunque la prima volta che si presentano problemi del genere. Già lo scorso anno a seguito del provvedimento preso dalla Wada, l'Agenzia Mondiale Antidoping, contro l'utilizzo diffuso tra gli sportivi di Russia di sostanze illegali, era stato imposto il divieto di esposizione del vessillo nazionale, così come dell'emissione dell'inno ufficiale nelle manifestazioni.

In quel frangente però il patron e il team principal Gunther Steiner riuscirono a togliersi dall'impiccio appoggiati dalla FIA, affermando che Corte Arbitrale dello Sport non aveva vietato l'utilizzo dei colori bianco rosso e blu. Ecco perché la macchina potè mantenere la colorazione originale.

Restando in tema scontro bellico, la F1 ha comunicato ufficialmente la cancellazione del GP previsto a Sochi il prossimo 25 settembre.

More

Sì, qualcuno ha creato un sito per monitorare gli incidenti di Mazepin

di Giulia Toninelli Giulia Toninelli

Formula 1

Sì, qualcuno ha creato un sito per monitorare gli incidenti di Mazepin

La Wada indaga sulla Haas "vestita" da Madre Russia

di Redazione MOW Redazione MOW

Formula 1

La Wada indaga sulla Haas "vestita" da Madre Russia

Mick Schumacher traccia la sua via: "Voglio continuare la dinastia di mio padre... ma non chiamatemi Schumi Jr"

di Filippo Ciapini Filippo Ciapini

Formula 1

Mick Schumacher traccia la sua via: "Voglio continuare la dinastia di mio padre... ma non chiamatemi Schumi Jr"

Tag

  • Formula 1
  • Haas

Top Stories

  • No, Davide Tardozzi non ha ragione sulla vittoria di Bagnaia. A Mandalika però parte un nuovo mondiale e Pecco rischia sia il posto che la gloria

    di Cosimo Curatola

    No, Davide Tardozzi non ha ragione sulla vittoria di Bagnaia. A Mandalika però parte un nuovo mondiale e Pecco rischia sia il posto che la gloria
  • La Juve è un disastro, per i tifosi. Ma hanno ragione? E perché oltre che di Koopmeiners (e Tudor) non si parla di Cambiaso?

    di Matteo Cassol

    La Juve è un disastro, per i tifosi. Ma hanno ragione? E perché oltre che di Koopmeiners (e Tudor) non si parla di Cambiaso?
  • Pecco Bagnaia ha provato o no la GP24 di Franco Morbidelli? Forse la vera domanda è se ancora è tutto ok tra Ducati e VR46

    di Emanuele Pieroni

    Pecco Bagnaia ha provato o no la GP24 di Franco Morbidelli? Forse la vera domanda è se ancora è tutto ok tra Ducati e VR46
  • Mandalika, la protesta silenziosa dei giornalisti MotoGP e Pecco Bagnaia su Ducati: “Mi sono sentito Robert Plant. Ho guidato la moto di Franco? Non confermo”

    di Cosimo Curatola

    Mandalika, la protesta silenziosa dei giornalisti MotoGP e Pecco Bagnaia su Ducati: “Mi sono sentito Robert Plant. Ho guidato la moto di Franco? Non confermo”
  • “E’ devastato! Se venisse in lacrime…”: Davide Tardozzi così sul subbuglio Ducati con Pecco Bagnaia (che manda un vocale soltanto per dirci quanto non è felice)

    di Emanuele Pieroni

    “E’ devastato! Se venisse in lacrime…”: Davide Tardozzi così sul subbuglio Ducati con Pecco Bagnaia (che manda un vocale soltanto per dirci quanto non è felice)
  • Dal dominio a Motegi al disastro di Lombok: Cosa sta succedendo tra Ducati e Pecco Bagnaia? Breve cronaca di un gioco molto pericoloso

    di Cosimo Curatola

    Dal dominio a Motegi al disastro di Lombok: Cosa sta succedendo tra Ducati e Pecco Bagnaia? Breve cronaca di un gioco molto pericoloso

di Chiara Rainis Chiara Rainis

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore [email protected]

Next

Questa volta la cosa giusta l’ha detta Binotto: ma che ci importa del GP di Sochi in questo momento?

di Andrea Gussoni

Questa volta la cosa giusta l’ha detta Binotto: ma che ci importa del GP di Sochi in questo momento?
Next Next

Questa volta la cosa giusta l’ha detta Binotto: ma che ci importa...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy