Dopo la battaglia contro il razzismo in Formula 1 il sette volte campione del mondo Lewis Hamilton commenta la finale di Wembley prendendo le difese della sua Nazionale inglese e schierandosi duramente contro chi, dopo la sconfitta ai rigori che ha decretato la vittoria dell'Italia, ha insultato i calciatori inglesi con termini razzisti e diffamatori.
"La pressione di ottenere un risultato è sulle spalle di ogni atleta - ha scritto Hamilton sul suo profilo Instagram - ma quando sei una minoranza a rappresentare il tuo paese allora diventa un’esperienza su più livelli. Il successo sarebbe una doppia vittoria, così come un errore diventa un fallimento doppio quando è accompagnato da offese razziste. Volevo così tanto la vittoria, così come tutti voi, ma per me sarebbe stata molto di più di una vittoria agli Europei".
Il pilota ha poi continuato il lungo post criticando i razzisti, colpevoli di aver rovinato il clima di coesione e patriottismo che si era creato formato intorno alla Nazionale: "Il comportamento disgustoso dei pochi razzisti dimostra quanto lavoro ci sia ancora da fare. Spero che questi episodi aprano un dibattito sulla tolleranza. Dobbiamo mirare auna società che non chieda ai giocatori di colore di dimostrare il loro valore o il loro posto in una società solo tramite un successo sportivo. In definitiva, tutta la nazionale inglese deve essere orgogliosa dei suoi risultati e del modo in cui ci ha rappresentato".
Il post di Hamilton è stato condiviso e apprezzato da molti appassionati, e tra i commenti spunta quello di David Beckham, che si è a sua volta espresso sulla questione criticando con durezza quanto successo: "I nostri ragazzi rappresentano noi, il nostro Paese e il futuro.. Questi ragazzi si sono fatti avanti, lo hanno fatto in campo ma soprattutto fuori dal campo e questo è più stimolante di ogni altra cosa. Bisogna continuare a ispirare attraverso le avversità".