Quando si parla di ingiustizie, minoranze e diritti e discriminazioni il sette volte campione del mondo di Formula 1 Lewis Hamilton sarà sempre in prima linea per dire la sua. Il pilota britannico, attivista impegnato in molte cause umanitarie, ha infatti parlato - attraverso i suoi social - con grande fermezza e delusione di quanto successo venerdì negli Stati Uniti d’America.
Un caos mediatico che, dopo aver attraversato gli Stati Uniti, sta dividendo e spaventando il mondo occidentale, che sembra regredito e tornato a discutere temi, come quello dell’aborto, sdoganati dagli anni 70: era il 1973 infatti quando in America si arrivò alla storica decisione di rendere l’aborto un diritto a livello federale, in quella che oggi è nota con il nome della sentenza “Roe v. Wade”. Adesso invece, dopo una votazione dei giudici della Corte Suprema, la sentenza è stata clamorosamente ribaltata grazie a una vittoria di 6 voti contro 3, e il diritto all’aborto torna ad essere una decisione nazionale dei singoli stati americani, aprendo alla spaventosa possibilità che alcuni di questi, i più cattolici e conservatori, decidano in indipendenza di eliminare tale diritto.
Una scelta che ha “disgustato” il sette volte campione del mondo Lewis Hamilton, che ha scelto Instagram per esprime il suo dissenso: “Sono disgustato dalla decisione presa oggi dalla Corte Suprema degli Stati Uniti. Non capisco perché chi è al potere abbia spinto e continui a spingere per strappare via i diritti a milioni di persone. Questa decisione impatterà sulle persone più vulnerabili tra di noi. Donne, persone di colore e membri della comunità LGBTQIA+ e così via”.
Hamilton ha poi usato il potere del suo vastissimo pubblico, che su Instagram vanta più di 28 milioni di followers, per diffondere i riferimenti ad organizzazioni e associazioni che forniscono risorse “per proteggere persone che ne hanno bisogno e lottano per assicurare alle persone il diritto di scelta”.