Era il febbraio del 1999, Michael Schumacher - in Ferrari dal 1996 - pronto per inseguire il titolo tanto atteso a Maranello, si ritrovò al volante della F300 tra i viali del centro Rai di Saxa Rubra a Roma.
La stagione del 1999 doveva ancora cominciare, Montezemolo e Schumacher, i due volti della Rossa di quegli anni, speravano di conquistare l'ultimo mondiale del vecchio millennio.
Come sappiamo, la storia non andò così. Il Kaiser si ruppe una gamba durante il Gran Premio di Silverstone, e il brutto incidente gli costò la lotta al titolo mondiale, vinto da Hakkinen con soli due punti di vantaggio su Eddie Irvine.
Schumacher si rifece l'anno successivo, il 2000, dando inizio a un periodo di dominio assoluto per la scuderia di Maranello, che nel talento del tedesco ritrovò i successi in Formula 1, costruendo una storia assoluta e indimenticabile per gli appassionati di Formula 1.
Erano anni di grande passione per il motorsport, per la Ferrari e per questo tedesco arrivato con l'obbiettivo di rendere vincente la Ferrari. La Formula 1 era lo sport di tutti gli italiani, della domenica pomeriggio sul divano, e la scuderia di Maranello rappresentava l'icona italiana per eccellenza.
E proprio in questi giorni in cui Porta a Porta, lo storico programma di Bruno Vespa, festeggia il 25esimo anniversario, è impossibile non ricordare una delle puntate più belle della storia del programma Rai: il via della stagione 1999 nello studio di Porta a Porta, con la F300 dell'anno precedente guidata proprio da Michael Schumacher.
Presente quel giorno durante la trasmissione tutto il team di F1, e il presidente Luca Cordero di Montezemolo che con un "Michael, via!" diede al Kaiser l'ok per sgommare nello studio Rai.