Giugno, il mese del pride, si tinge in tutto il mondo dei colori arcobaleno dedicati alla comunità LGBTQ+ per sostenere diversità e accettazione dopo anni di pregiudizi nei confronti di omosessuali, bisessuali e transessuali. A far sentire la proprio solidarietà questo mese è arrivato anche il mondo della Formula 1 che, tra messaggi di sostegno e loghi arcobaleno, si è mostrata perfettamente in linea con i grandi brand internazionali.
Anche la scuderia Ferrari ha scelto di "tingersi" di color arcobaleno, aggiungendo un piccolo simbolo del pride sulla livrea della rossa di Charles Leclerc e Carlos Sainz. Il motto della Rossa "essere Ferrari" infatti questo mese, a partire dal Gran Premio di Baku, prende i colori della comunità LGBTQ+ e la casa di Maranello ha scelto di annunciarlo con un post Instagram e alcune foto dedicate al nuovo dettaglio.
Da lì però, tra tristezza e sorpresa, nei commenti sui social è nata una polemica inutile sull'inserimento di questo piccolo nuovo dettaglio. Tra chi semplicemente si chiede "perché" o commenta con emoji tristi e disperata, passando per chi insulta la Ferrari per aver inserito "un logo politico" sulla macchina. Ognuno sembra aver qualcosa da dire e i commenti in negativo sono tristemente più presenti rispetto a quelli in positivo.
A far discutere sono anche i più radicali che dicono di "non essere più fan della Ferrari dopo questo messaggio", scatenando a loro volta le critiche di altri appassionati. Un tour di degrado e poca umanità proprio sotto alle fotografie pubblicate per celebrare apertura, accettazione e amore.