Sono stati avversari, quelli da battere in Moto2 per anni, poi le loro strade si sono divise. Rincrociandosi, però, ieri al Ricardo Tormo di Valencia e più precisamente dentro la Clinica Mobile del dottor Zasa. Perché Sam Lowes e Alex Marquez, come è noto, sono incappati entrambi in bruttissime cadute durante i turni di prova del Gran Premio della Comunità Valenciana.
L’inglese residente a San Marino ha rimediato una bruttissima contusione al polso, dopo che la moto gli è ripiombata addosso colpendolo anche in pieno sul casco e facendo temere il peggio. In qualifica, dopo aver scongiurato l’ipotesi di una frattura, è risalito in sella combattendo contro il dolore. Ma il risultato, come prevedibile, è stato tutt’altro che entusiasmante e adesso per Lowes, che era secondo nella classifica iridata, le possibilità di mettere le mani sul mondiale sembrano ridursi notevolmente, perché se il dolore non scomparirà sarà difficile vederlo lottare nelle posizioni di vertice. “Stringero i denti – ha dichiarato ieri alla stampa. Confido nell’adrenalina che fa da antidolorifico, voglio giocarmi tutte le possibilità di lottare per il mondiale, senza arrendermi alla sofferenza”.
Parole, quelle di Lowes, che fanno il paio con quelle pronunciate da Alex Marquez dopo il grande spavento durante la sessione di prove della MotoGP. Oltre al gran volo, infatti, il piccolo dei fratelli Marquez ha anche rischiato di essere investito. “Sapevo di dover spingere – ha raccontato - anche se era un po’ rischioso, stavo guidando al massimo per ottenere un miglior tempo sul giro e purtroppo ho avuto una grossa caduta. Ho colpito l'anca e la parte bassa della schiena, dopo un minuto sono riuscito a riprendermi e ho provato a uscire con la seconda bici ma quando l'adrenalina si è esaurita era chiaro che non potevo più fare un altro giro. Adesso dobbiamo vedere come sarà il dolore domani. Farò il warmup e prenderò la mia decisione”.
Se siete arrivati fino a qui seguiteci anche su Facebook e su Instagram