In questi primi scampoli di MotoGP 2023 Maverick Vinales è stato uno dei pochi piloti riusciti ad andare a punti in tutte le Gare e in tutte le Sprint Race fin qui disputate. Una costanza di rendimento, culminata dal secondo posto nella domenica di Portimao, che ora proietta il 28enne di Figueres al quarto posto in classifica piloti, a sole 19 lunghezze dal leader del campionato Marco Bezzecchi. Un dato rilevante, soprattutto se coadiuvato dalle perole del capotecnico di Maverick, Manuel Cazeaux, che in un'intervista a GPOne ha sottolineato come il potenziale del numero 12 sia rimasto, in gran parte, ancora inespresso: "Fino ad ora, alcune delle cose che non possiamo controllare sono girate contro di noi. In qualifica ad Austin prima della curva 15 stava facendo un giro da prima fila, purtroppo ha beccato una bandiera gialla ed ha perso quel giro. Spesso per un motivo o per l'altro non riesce a mostrare tutto il suo vero potenziale. L'unica gara in cui le cose gli sono andate in modo normale è stata la domenica di Portimao, perchè poi in tutte le altre è stato coinvolto in contatti con gli altri piloti. Il suo unico problema adesso è l'intesa con la frizione, non ancora al 100%. Stiamo cercando di capire quale sia la migliore configurazione possibile per consentirgli di scattare bene. È uno degli ingredienti necessari per fare una buona gara, oltre alla velocità. Ma quella già ce l'ha".
Cazeaux aveva già lavorato con Vinales nel 2015 e nel 2016, stagioni di esordio dello spagnolo in MotoGP. I due vestivano l'azzurro Suzuki e, insieme, conquistarono una vittoria e tre podi. Il binomio si ruppe a causa del passaggio di Vinales in Yamaha nel 2017, con Cazeaux che rimase ad Hamamatsu, cominciando quella che sarebbe stata una pluriennale e fruttuosa collaborazione con Alex Rins. Il ritiro dalle corse di Suzuki nel 2022 ha fatto in modo che Maverick richiedesse ad Aprilia di riavere accanto il "suo" capotecnico, insieme al quale si era creata un'alchimia per certi versi unica (dal 2017 in poi i rapporti tra Vinales e i suoi ingegneri di pista sono sempre stati travagliati). Cazeaux, dopo aver accettato l'offerta di Noale e aver riabbracciato Vinales, si è espresso in merito alla sua nuova esperienza: "Ero curioso di capire che Vinales avrei ritrovato. Ho trovato un pilota maturo, molto motivato e che ha imparato dagli errori del passato. La cosa buona è che ha la stessa velocità, lui è davvero velocissimo e dà sempre il 100%. Credo che sarà uno degli attori protagonisti di questo campionato. Allo stesso tempo ero altrettanto curioso di scoprire l'Aprilia da dentro e ho trovato persone che sanno fare moto da corsa, ma non avevo tanti dubbi a riguardo. C'è una bellissima struttura dedicata alla costruzione di queste moto e, rispetto alla mia esperienza recente, un metodo di lavoro un pò diverso. Non lo definirei meglio o peggio, c'è molta attenzione su certe aree della moto che altrove non curano così".
Se l'anno scorso Aleix Espargarò aveva portato Noale a giocarsi il Mondiale fino alle ultime gare, con Vinales più attardato perché concentrato nel processo di adattamento alla RS-GP, in questa stagione i ruoli sembrano essere cambiati. Aleix è tredicesimo in classifica e ha già siglato due "zeri", sintomi di una confidenza tentennante con il nuovo prodotto di Noale. Al contrario Maverick, se si escludono sfortune ed episodi, è sempre stato veloce. Il rapporto tra i due piloti, come spiegato da Massimo Rivola in una recente intervista, è sempre stato eccellente. L'Amministratore Delegato di Aprilia Racing, però, non nasconde il timore che l'atmosfera nel box possa improvvisamente incrinarsi: "Aleix ha avuto un ruolo importante nell’ingaggio di Maverick, si è comportato come un capitano. Lo fa ancora. Ora ha un problema in un certo senso perché Vinales è davvero concentrato, veloce. Ho due piloti forti e, in questo senso, sono davvero fortunato. So che prima o poi ci sarà un problema tra loro due. Ma abbiamo chiarito le cose alla vigilia di questa stagione, e loro sanno meglio di noi come comportarsi in pista. Nella Sprint Race in Argentina hanno battagliato un pò, ma lo hanno fatto in modo molto sportivo. A volte è anche positivo che si misurino a vicenda. È il loro modo di comunicare".