Valentino Rossi è pronto per la sua seconda stagione nel GT World Challenge, che scatterà domenica all'Autodromo di Monza con un Endurance di 3 ore. Il Dottore scenderà in pista domani per le prime prove libere, al volante della sua nuva BMW M4 GT3 del team belga WRT. L'obiettivo del nove volte campione del mondo è quello continuare il percorso di crescita su quattro ruote cominciato un anno fa e culminato, all'inizio del 2023, con il primo podio in auto in occasione della partecipazione speciale alla 24 ore di Dubai. Intanto il 46 si gode il momento d'oro dei "suoi ragazzi" in MotoGP, con la VR46 Riders Academy assoluta protagonista in questo avvio di stagione tra la leadership iridata di Marco Bezzecchi, il secondo posto in classifica di Pecco Bagnaia, il podio di Luca Marini ad Austin e un Franco Morbidelli in ripresa.
Valentino, in una bella intervista realizzata da Paolo Ianieri per La Gazzetta dello Sport, ha analizzato in primo luogo la situazione dell'italo-brasiliano. Franco ha lanciato importanti segnali di presenza a Termas de Rio Hondo, dove ha siglato un doppio quarto posto tra Sprint Race e Gara, oltre ad essere stato per tutto l'arco del weekend a contatto col gruppo di testa. Lo scorso fine settimana, ad Austin, in numero 21 ha chiuso all'ottavo posto, portando a casa un bottino di punti rilevante e mettendo a segno un altro "risultato utile". Morbidelli, infatti, è uno dei pochi piloti dello schieramento della MotoGP ad aver portato a termine tutte le Gare e tutte le Sprint Race fin qui disputate. Un rendimento, una costanza, che potrebbe sicuramente aiutare nel momento in cui Yamaha farà le proprie valutazioni in ottica 2024. Il contratto di Franco scadrà il prossimo dicembre; il suo futuro ad Iwata - al momento - è conteso dalle ambizioni di Toprak Razgatlioglu e Alonso Lopez, principali candidati nel caso in cui Morbidelli non venisse riconfermato. Valentino Rossi ha parlato così del momento cruciale che vive il suo pilota: "A Termas abbiamo rivisto il Franco che ci vuole, che conosciamo. È un momento molto importante per lui, perché in queste gare deve cercare di essere competitivo per guadagnarsi il posto anche nei prossimi anni. Intanto fare una gara come quella che ha fatto in Argentina è molto importante per il morale, perché Morbido ha dimostrato in primis a se stesso che lui c'è, che può stare lì davanti. Però l'Argentina è una pista particolare, io aspetterei le prossime per vedere, sperando che sia competitivo, che riesca ad essere sui livelli di Quartararo anche nelle prossime gare".
In testa al Mondiale, va detto, c'è una coppia di amici tutta targata VR46 Riders Academy. Il rapporto di amicizia tra Marco Bezzecchi e Pecco Bagnaia è sano, spontaneo e dura ormai da parecchi anni. I due, nelle occasioni in cui si sono trovati vicini in pista (Sprint Race di Termas de Rio Hondo), hanno regalato lo stesso spettacolo che va in scena in un sabato qualsiasi di allenamento al Ranch: battaglie aggressive, maschie e corrette, senza mai perdere di vista il rispetto per l'avversario. Ma cosa accadrebbe se questa leadership in MotoGP venisse conservata, presentandosi intatta nel prossimo autunno, quando la posta in palio sarà pesante? Come si comporteranno Pecco Bagnaia e Marco Bezzecchi nel caso diventassero veri rivali per il Mondiale? Valentino Rossi ha risposto a queste domande con un velo di cauta, e fisiologica, preoccupazione: "Quella Pecco-Bez è una grande coppia. Di Pecco ormai conosciamo il valore. Bez sta arrivando. C'è una grandissima rivalità tra i due, di quelle molto giuste, leali. Però quando si allenano fanno da matti, in palestra, al Ranch, è sempre bagarre. E questo li aiuta a crescere molto. Sinceramente anche noi ci mettiamo del nostro per farli andare d'accordo, però non è facile gestire tutti i rapporti, soprattutto tra piloti che corrono contro. Quindi, se arriveranno a giovarsi il Mondiale, da un certo punto in poi sarà difficile gestirli. Secondo me però sono abbastanza intelligenti, eventualmente, da poterla gestire da soli".