“È stato istintivo lanciarmi giù dalla moto nel momento in cui ho capito che ero totalmente senza freni. Non avrei potuto fare altro" ha spiegato Vinales ai giornalisti, che poi sono entrati nello specifico. Montavi le pinze 2019 o 2020? "Le stesse della scorsa settimana quando faceva molto più caldo ma non abbiamo avuto alcun problema di freni". Non ha aggiunto oltre lo spagnolo, facendo capire che la scelta era già stata fatta – in condizioni meteo anche più estreme – e senza le conseguenze avute nell’ultima gara con la perdita totale di frenata. Al GP di Stiria, infatti, la temperatura era superiore di 11 gradi.
Ma subito dopo le prime reazioni di meraviglia e sgomento, seguite dagli applausi per il coraggio e la prontezza di riflessi del pilota, hanno iniziato a circolare varie voci che metterebbero in dubbio gli scenari precedenti all'incidente di gara. Secondo alcuni, infatti, Maverick Vinales ha voluto montare upinze freno che la stessa Brembo aveva addirittura scongiliato. Altri, addirittura, hanno avanzato l'ipotesi che fossero proprio vietate. Per saperne di più abbiamo alzato il telefono e chiesto se sapesse qualcosa del "giallo Vinales" a Carlo Pernat. L'istrionico manager genovese, di fatto, ha confermato gran parte delle indiscrezioni trapelate: "La scelta della pinza freno di Vinales è stata uguale a quella del gran premio precedente, come ha raccontato il pilota - ci ha detto Pernat - Ma quel tipo di pinza era stato fortemente sconsigliato per il Gran Premio di Stiria dagli stessi tecnici della Brembo. Non è vero che era vietato, quindi nessuno ha commesso irregolarità, ma ci sarebbe stata una discussione sull'opportunità di assecondare la decisione di Vinales. Alla fine è stato accontentato, ma poi abbiamo visto come sono andate le cose. L'importante, comunque, è che nessun si sia fatto male, tutto il resto è solo retroscena che lascia il tempo che trova". Nello specifico, quindi, pare che la moto dello spagnolo fosse l’unica ad aver scelto le pinze di GP precedenti, mentre gli altri tre piloti della casa di Iwata avevano utilizzato una versione aggiornata, cioè quella che può contare sui “caloriferi”: alette che permettono una maggiore dispersione del calore e un più efficace scambio termico.
Difficile, al momento, capire se e quanto c'è di vero nella ricostruzione circolata nell'ambiente e confermata da Pernat, con le parti in causa, Yamaha e Brembo, che non hanno ancora fornito informazioni ufficiali sull'accaduto. Marco Melandri, commentando l’episodio su Dazn, ha avanzato l’ipotesi che i meccanici Yamaha abbiano cambiato qualcosa nella sezione frontale della moto e questo porterebbe a raffreddare meno le pinze dei freni. Valentino Rossi, invece, ha specificato di aver lavorato molto in settimana con Brembo proprio per risolvere una serie di problemi in frenata e di essere riuscito solo in parte a mettere a posto le anomalie. Stesso discorso per Fabio Quartararo, che rientrando ai box dopo la bandiera rossa, ha fatto capire di dover fare i conti con problemi ai freni. Che qualcosa non funzionava per il meglio relativamente agli impianti frenanti di Yamaha, quindi, è un dato di fatto, ma se poi realmente Vinales c'abbia messo del suo - andando a forzare una scelta - non è facilmente confermabile. Anche perchè i problemi, come hanno detto gli stessi piloti, potrebbero riguardare il surriscaldamento dei freni quando si sta nella scia di calore di moto che precedono.