Il tempo mette a posto le cose, fa sbollire la rabbia e, spesso, consente anche di vedere i fatti con migliore lucidità. E sembra essere stato proprio il tempo ad aiutare Fabio Quartararo ad analizzare con maggiore serenità la sua stagione e a fare un “mea culpa” che, almeno fino ad oggi, era mancato.
Il futuro portacolori del team Yamaha Monster Energy, infatti, ha rilasciato alcune dichiarazioni alla stampa francese, che correggono il tiro rispetto a quanto affermato subito dopo al fine del mondiale. Quando, per la precisione, Fabio Quartararo aveva invocato il ritorno alla M1 del 2019, quella con cui aveva trovato un ottimo feeling, chiedendo in maniera velata di abbandonare il progetto della 2020, che invece sembrava essersi arenato in uno sviluppo sbagliato. Non ha cambiato idea su questo, Quartararo, ma ha voluto riconoscere che le ragioni della mancanza di risultati nella seconda parte di stagione sono riconducibili anche a lui e al suo atteggiamento.
“Il problema è stato anche nella mia testa – ha spiegato il francese di Yamaha - Non ero pronto per essere lassù in vetta alla classifica Mi mancava l'esperienza. Avrei potuto ottenere risultati migliori”. Non c’è delusione nella sue parole, ma una presa d’atto della necessità di migliorare ulteriormente e anche che il mondiale appena concluso, per lui, non è stato affatto un fallimento se valutato nell’insieme.
“Ho imparato molto da questo campionato – ha aggiunto - Ci sono stati molti risultati ottimi per essere stato solo il mio secondo anno in MotoGP. Era la prima volta che mi trovavo a guidare un mondiale . Questo non mi era mai successo prima in Moto3 o Moto2. Ho anche dovuto gestire i miei primi successi nella classe regina”.
La mente, quindi, ha giocato brutti scherzi, tanto che Quartararo ha già fatto sapere di essersi rivolto ad un professionista per imparare a gestire le emozioni e lo stress. Così da poter vendere cara la pelle nel mondiale che prenderà avvio il 28 marzo 2021 in Qatar.
“Nei momenti difficili si impara ancora di più che nei momenti belli – ha detto ancora il francese - Subito dopo il Gran Premio di Francia a Le Mans e fino alla fine della stagione, ho vissuto molti momenti difficili. Momenti in cui non capivo cosa stesse succedendo esattamente sulla moto. A volte finivo per farmi domande che non avrei dovuto farmi . Dopo Portimão, due o tre giorni dopo, non ero contento della mia stagione. Ho acquisito molta esperienza quest'anno e questo mi aiuterà per la prossima stagione. Ora so su cosa devo lavorare. Non vedo l'ora di essere nel 2021 per mettere in pratica tutto ciò che ho imparato in questa stagione”. Yamaha, dalla sua, dovrà metterlo nella condizione di riuscirci, con una M1 che possa tenere il passo delle rivali su tutti i circuiti.
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