Anche oggi a Portimao s’è perso: non si trova più con la sua Yamaha M1 del Team Petronas e, come ha ammesso lui stesso, non dipende solo dalla moto, ma anche dalla sua difficoltà a gestire lo stress. Per questo Fabio Quartararo, dopo aver visto finire alle ortiche la sua stagione. Approfitterà di questi mesi di stop per lavorare con uno psicologo. "Voglio rilassarmi e prendermi una pausa dai giornalisti e dai motori - ha detto il francese, che ha bisogno di ricaricare le batterie e riconquistare fiducia per essere al meglio al via del Mondiale 2021, quando dovrà raccogliere la pesantissima eredità di Valentino Rossi, salendo sulla M1 del Team Yamaha Monster Energy con cui il nove volte campione del mondo ha scritto la storia del motorsport. "Ho bisogno di disconnettermi al 100% per un po’ – ha aggiunto Quartararo – voglio passare qualche giorno con la famiglia. In inverno dovrò lavorare molto su me stesso e lo farò con l'aiuto di uno psicologo con cui sto già parlando. Vado a parlare con lui di tanto in tanto per imparare a gestire le emozioni e tutto lo stress che soffro durante i fine settimana di gara".
Dopo un po’ di riposo, quindi, sarà un inverno da dedicare all’allenamento fisico e a quello mentale, con Fabio Quartararo che, a quanto pare, non avrà molto tempo per godersi l’unico trofeo portato a casa quest’anno: la BMW M2 della BMW MotoGP Award che il marchio tedesco assegna al pilota con i migliori piazzamenti in qualifica. Una bestiolina da oltre 400 cavalli e 104.000 Euro di valore. “Almeno qualcosa ho vinto – ha scherzato il francese – E devo dire che è decisamente molto meglio di una normale coppa. Anche perché è un’auto fantastica”. Non a caso, infatti, è la sua auto, visto che Fabio Quartararo ne ha già in garage una identica, comprata alla fine del 2018. E, come si fa per i regali di Natale, la riciclerà. “Sarà il regalo di Natale per mio padre” – ha scherzato il numero 20 di Yamaha. Al di là della battuta, Quartararo ha poi spiegato le vere ragioni della sua decisione: “Di questa macchina in palio – ha detto – ne abbiamo parlato spesso con mio papà. Penso che regalargliela sia una cosa carina da fare, un modo per dire grazie per tutti i sacrifici che ha fatto per me e per farmi correre. Finalmente sono in grado di fargli un regalo anche io, eco perché ci tengo a configurarla dall’inizio alla fine prima di portarla nel suo garage”.
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