Joan Mir è diventato campione del Mondo della MotoGP, riportando alla vittoria una Suzuki che mancava l'appuntamento iridato dal lontano 2000, e aggiungendo un titolo al proprio palmares, dopo la conquista di quello della Moto3, nel 2017. Un risultato che nessuno avrebbe potuto immaginare, all'inizio di questa complicata stagione, e che il pilota spagnolo ha deciso di dedicare a tutte quelle persone che oggi stanno soffrendo a causa della grave situazione sanitaria che tutti, nel mondo, stiamo vivendo.
Un pensiero che, senza dubbio, dimostra una grande sensibilità da parte di un ragazzo di soli 23 anni e che aggiunge ulteriori argomenti a quanti, in queste ore, hanno speso parole positive nei suo confronti.
Sono stati tanti, infatti, i messaggi di congratulazioni che il neo campione del mondo ha ricevuto, anche da parte dei suoi colleghi. Tra questi, tuttavia, uno è spiccato per la propria assenza. Ci riferiamo a quello di Fabio Quartararo, che ha preferito rivolgere la sua attenzione alla Formula1, congratulandosi con il 7 volte campione del mondo Lewis Hamilton, senza - sino ad ora - esprimersi, in merito alla conquista del collega in sella alla Suzuki.
Una dimenticanza? Un gesto spontaneo - quello nei confronti di Hamilton - che nulla voleva togliere al risultato di Mir?
Probabile. Certo è che la delusione, nella testa del pilota francese, dev'essere davvero tanta, dopo i risultati eccezionali conquistati in avvio di campionato e una seconda parte di stagione che l'ha fatto inaspettatamente precipitare in classifica generale, consegnando il titolo al collega spagnolo. Di sicuro, un altro week-end difficile e l'ennesima caduta avranno, verosimilmente, bisogno di diversi giorni per essere superati ed è più che comprensibile che il primo pensiero di Quartararo, dopo la fine di questa sfortunata domenica, non sia stato per il rivale vittorioso.
Ad avercene, in ogni caso, di piloti come lui: gente che si arrabbia sul serio e che non fa nulla per negare il suo stato d'animo. Perché sono meglio i complimenti sinceri di chi, quando non se la sentiva, ha evitato di farteli, piuttosto che una valanga di frasi buone solo a prendere qualche like sui social, dette da chi, del tuo talento, magari ha tutt'altra opinione.
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