Dimagrito, ma sempre sorridente, anche se le espressioni del suo viso hanno tradito il fastidio di dover vivere alla giornata, valutando i progressi di volta in volta, con lo spettro di un terzo intervento chirurgico che continua ad incombere. Così Marc Marquez si è presentato ai microfoni del Marca Sport Week, per una intervista in cui ha ripercorso alcune fasi della sua carriera ed in cui ha fornito qualche indicazione (poche, per la verità) circa il suo infortunio e la possibilità o meno del ritorno in pista.
"Sto lavorando sodo e non intendo abbassare la guardia - ha detto l'otto volte campione del mondo - Cerchiamo di fare step piccoli, ma concreti per esserci al via della prossima stagione. Voglio il nono titolo e nel 2021 lotterò per questo, anche se il mondiale di quest'anno mi ha dimostrato che ci sarà da vendere cara la pelle, perchè gli avversari sono forti e agguerriti". Nessun cenno, quindi, alla possibilità o meno di doversi sottoporre ad un nuovo intervento chirurgico, ma dalle sue parole sembra che l'ipotesi di non vederlo al via del primo gran premio del 2021 sia esclusa. Certo, ci sono di mezzo interessi e contratti a diversi zero ed è probabile che il Cabroncito non voglia esporsi più di tanto, ma queste sono le sue parole e questa, al momento, è l'unica verità da prendere in considerazione.
"Non mi piace - ha affermato - pensare a come festeggerò un titolo, penso solo a vincerlo ogni anno. Pensavo infatti che questo potesse essere il nono e invece non lo è stato, ma vediamo il prossimo anno, perché stiamo lavorando per recuperare e provare a conquistare il mondiale ancora una volta anche se i rivali non lo renderanno per niente facile"
Marc Marquez ha poi raccontato che nella stagione che ha appena visto laurearsi Joan Mir campione del mondo, non ha mai smesso di essere in contatto continuo e costante con la squadra, sia per quanto riguarda le varie modifiche apportate alla moto nei fine settimana di gare, sia durante i test. Ma anche, e soprattutto, per supportare il lavoro del fratello Alex Marquez nella scelta degli assetti e delle gomme da utilizzare. Infine, ripercorrendo alcune tappe della sua carriera, ha speso parole anche per il rivale delle tre ultime stagioni, Andrea Dovizioso: "La gara che ricordo meglio è, paradossalmente, una gara che non ho vinto - ha concluso Marquez - In Giappone, secondo nell'alluvione, ha piovuto molto e ci siamo giocati la vittoria con Dovizioso fino al traguardo. Ha vinto lui, ma lo ricordo perché è una di quelle volte che dici 'Che gara!'. Abbiamo guidato quasi come sull'asciutto e non siamo caduti solo perché qualcuno non voleva"
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