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Il nuovo trailer del film sulla Formula 1 con Brad Pitt è fatto benissimo ma ci fa già paura: ecco perché

  • di Francesca Luna Barone

9 luglio 2024

Il nuovo trailer del film sulla Formula 1 con Brad Pitt è fatto benissimo ma ci fa già paura: ecco perché
Qualche giorno fa è uscito il teaser del nuovo film ispirato alla Formula 1, con protagonista Brad Pitt, che oltre all’aspetto principale dello sport, ci racconta tutto e niente e ci lascia con un po’ di adrenalina che ci terrà col fiato sospeso fino al 2025, anno d’uscita della pellicola. Ma che cosa dobbiamo aspettarci? Fantascienza o realismo?

di Francesca Luna Barone

Il mondo del cinema si è motorizzato ancora una volta. Lo si può vedere dal teaser trailer del nuovo film sulla Formula 1, intitolato semplicemente “F1”, prodotto in collaborazione con Apple Studios e Lewis Hamilton, tramite la sua casa di produzione Dawn Apollo Films. Ed è certo che Brad Pitt non se lo sia fatto ripetere due volte di fare da protagonista, rispondendo alla chiamata del goat senza esitazioni, e magari anche dal suo numero personale, mettendosi subito in gioco. Sarà stato sicuramente lo spirito d’iniziativa di Lewis a convincere un entourage intero e anche il regista di "Top Gun: Maverick", Joseph Kosinski, che una pellicola che ritraesse in maniera realistica questo sport potesse davvero rivoluzionare le abitudini visive degli spettatori. Dando una prima occhiata al teaser trailer, infatti, si possono vedere le riprese mozzafiato che tutti si aspettano da un regista di film d’azione, ma la narrazione promette di essere avvincente senza distrarre dall’obiettivo principale: raccontare la Formula 1 con veridicità. 

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D’altronde la firma di Kosinski, che urla “nuova generazione” grazie alle tecnologie avanzate che controllano le telecamere in tempo reale senza impedimenti, prova a garantire una prospettiva il più dinamica e immersiva possibile delle gare, perché l’elemento chiave non va dimenticato: l’adrenalina. L’aiuto principale è stato dato anche dalla Federazione che appoggiando fortemente l’ente principale, ha permesso che ogni dettaglio fosse curato, fornendo autorizzazioni e la possibilità di girare sui tracciati ufficiali. Brad Pitt, che interpreta un ex campione di Formula 1 di nome Sonny Hayes, che torna per affiancare e formare un giovane talento di nome Joshua Pierce (Damson Idris) è accompagnato da Keanu Reeves, Salma Hayek, Javier Bardem, Tobias Menzies e tanti altri che hanno supportato lo sforzo immenso di alternarsi agli impegnativi e ultra-affollati weekend di gara. Allenandosi in contemporanea per guidare le auto da corsa sul set e sfidando il tempo e lo spazio secondo le logistiche richieste, Kosinski avrebbe provato a soddisfare l’obiettivo di portare sullo schermo in maniera fedele questo mondo. Probabilmente Hamilton è stato determinante, forse no, ma questo lavoro durato quasi due anni e che piazza la sua data d’uscita nel giugno 2025 garantisce un realismo che raramente si vede in film di questo genere. Ma la verità è un’altra, e questo trailer lo dimostra.

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Le controversie principali sono legate soprattutto a dettagli che il pubblico americano o meno esperto potrebbe non notare, ma un appassionato lo sa. Le visiere trasparenti nei caschi dei piloti, un elemento che rende il tutto più simile a una corsa di motorini piuttosto che a una competizione di Categoria, per esempio. Inoltre, sembra che il film faccia notevoli svarioni con le regole della FIA, presentandolo come uno sport molto più pericoloso e anarchico di quanto sia nella realtà. Nonostante ciò il film vanta, anzi promette di vantare, un alto livello di riferimenti diretti, a partire dall’utilizzo del logo ufficiale in locandina, i brand ufficiali apposti qua e là già visibili nel video, tra cui Mercedes e Pirelli ecc. Anche girare durante i veri eventi, coi piloti meno restii a farsi coinvolgere nelle riprese, soprattutto durante le interviste – rischiando spesso di distrarli – rende tutto più concreto. Questo impegno dimostra quanto sia stato preso sul serio il progetto e che alle critiche ci si pensa dopo. Pur presentandosi come la tipica americanata, come anche l’utilizzo di una colonna sonora di cui si farebbe volentieri a meno visto che è sentita e risentita – avanti, i Queen?! –, la sceneggiatura firmata da Ehren Kruger ha previsto l’inserimento di monoposto vere fin dall’inizio. Qui l’intervento di Toto Wolff, che ha fornito vetture da Formula 2 con un telaio rivoluzionato per l’occasione. Il risultato? Un veicolo dotato di ben 15 supporti per telecamere integrati. Perché non sono contemplate aspettative da non deludere. Era stabilito che Brad Pitt avrebbe dovuto guidare una vera macchina da corsa ed è capitato anche più volte, soprattutto a Silverstone.

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È evidente che il film mira a conquistare sia gli appassionati di lunga data che nuovi fan. Dopo il successo di "Drive to Survive" su Netflix, che ha ampliato significativamente l’audience, questa volta è Apple TV a puntare su un progetto così ambizioso. L’accuratezza tecnica deve anche essere venduta bene e Stefano Domenicali lo sa benissimo parlando fin da subito del progetto con grande ottimismo e considerandolo un'ulteriore opportunità per promuovere la Formula 1. È vero che le libertà creative rischiano spesso di snaturare l’essenza di quanto narrato, trasformando qualcosa di consolidato come il mondo dei motori in una semplice ispirazione senza sostanza, ma sono ancora pochi gli aspetti che fanno storcere il naso, perché poco si è visto e perciò non è detta l’ultima parola.

Il sostegno finanziario è stato considerevole e, nonostante il film divida ancora le opinioni, c’è ancora la possibilità di salvaguardarsi dai puristi che già ora sollevano domande. I giudizi definitivi dovranno attendere fino all’uscita del film, perché se Hamilton e i dirigenti hanno lavorato bene, se i cameo dei piloti reali hanno contribuito positivamente e se le modalità di ripresa sono così soddisfacenti da dissipare ogni dubbio, allora c’è la speranza che eventuali inesattezze possano essere considerate davvero accettabili.

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