Furioso sui social Philippe Bianchi, padre di Jules, attraverso un post Instagram ha sfogato tutto il suo disappunto per quanto visto a Suzuka, pista in cui nel 2014 il figlio Jules è rimasto coinvolto in un terribile incidente che, a luglio 2015, ha portato alla sua morte: "Nessun rispetto per la vita dei piloti e nessun rispetto per la memoria di Jules. Incredibile".
Un messaggio breve che riporta con la memoria a quel terribile giorno di otto anni fa quando, sotto la pioggia di Suzuka, il giovane pilota francese uscì di pista: a causa della pioggia battente perse aderenza sulla sua monoposto, uscì di pista a fortissima velocità e andò a impattare pesantemente contro una gru mobile, ferma nella via di fuga per rimuovere la monoposto di Adrian Sutil, uscito in quel punto al giro precedente.
Un incidente di cui si parlò a lungo, discutendo dei rischi e delle colpe derivanti dalla presenza di un mezzo di recupero in pista in quel momento: "Non succederà mai più" dissero in coro commissari, piloti e addetti ai lavori. Perché il sacrificio di Jules Bianchi doveva almeno essere un esempio fondamentale per la FIA per non ripetere più, nella storia della Formula 1, un episodio del genere.
Purtroppo però non è stato così: a Suzuka 2022, in condizioni di pioggia simili a quelle del 2014 con scarsa visibilità in pista e rischio altissimo di incidenti, ben due mezzi di recupero si sono presentati in pista mentre i piloti stavano ancora girando, rischiando - tra le urla dei piloti via radio - di ripetere una tragedia che nessuno ha dimenticato.