In questi mesi si è parlato moltissimo degli attriti nel box Ferrari: con frasi lasciate a metà, addii non chiari, dubbi sulle monoposto e un generale malcontento dovuto alle prestazioni della SF1000 in tutta la stagione.
E se al centro di queste polemiche, insieme al team principal Mattia Binotto, c'era l'ormai ex pupillo della rossa Sebastian Vettel - da tempo del tutto privo del sorriso e della voglia di combattere per i risultati in pista - quanto successo durante il weekend di Imola restituisce a Seb il ruolo di gentleman del paddock.
Il GP di Imola poteva infatti concludersi come la sua migliore prestazione in questo strano (e per lui molto negativo) 2020: partito bene dopo una qualifica da dimenticare, forte di una strategia azzeccata e finalmente combattivo.
A rovinare tutto però è bastato un pit-stop non riuscito, chiuso in oltre 13 secondi - quando la media solitamente orbita intorno a 2.6 - e sufficiente per vanificare gli sforzi del tedesco di uscire davanti al grupetto del traffico di metà classifica.
Un vero e proprio disastro che poteva far ricadere Vettel nello sconforto di un team che sbaglia troppo, spesso e quasi sempre con lui. Ma Sebastian ha aperto la radio nel fine gara e ha voluto parlare, in italiano, direttamente con i suoi meccanici, rivelando di nuovo quel lato del suo carattere che ha caratterizzato gli anni dolce amari in Ferrari: "Non preoccupatevi per il pit stop. Grazie a Claudio, grazie per un sacco di anni! Sei un gentleman".
Chi è Claudio? Si tratta con ogni probabilità di Claudio Bersini, il meccanico che ha commesso l'errore nel pit-stop.
Se siete arrivati fino a qui seguiteci anche su Facebook e su Instagram