Valentino Rossi è pronto a investire… nel calcio. Noto tifoso interista, il Dottore sembra essere interessato a un’eventuale partecipazione all’azionariato popolare promosso per salvare economicamente le sorti dell’Inter. Dopo l’adesione all’iniziativa da parte di numerosi personaggi vip come Ligabue, Bonolis, Fiorello, Mentana e Vecchioni adesso, si cerca di puntare al pesce grosso coinvolgendo proprio il nove volte Campione del Mondo. “Tramite il suo agente ci siamo messi in contatto” ha detto il presidente di Interspac Carlo Cottarelli a Radio Anch’io – “Spero accetti, noi puntiamo a lavorare con la società. Siamo nella fase esplorativa e si deve ancora decidere riguardo il livello minimo delle cifre individuali “. All’azionariato popolare hanno risposto circa 55mila tifosi nerazzurri che dovranno investire come quota d’entrata, tra i 500 e i 1000 euro. È chiaro che però, con personaggi come Valentino Rossi, ci si aspetta decisamente di più che qualche centinaio di euro.
Ora però sorge un dubbio: a quale agente si riferisce Cottarelli? Non è dato sapere, così come non è dato sapere chi sia l'agente di Vale. Anzi, a noi risulta che un vero agente, Valentino Rossi, non ce l'abbia. Forse Cottarelli si riferisce alla sua struttura, la VR46, capitanata dall'amministratore delegato Alberto Tebaldi. Certo è anche che Claudio Cottarelli non parla mai tanto per parlare. È un uomo di spessore e la sua carriera è sinonimo di autorevolezza.
Nato a Cremona nel 1954 e laureato in Scienze Economiche e Bancarie a Siena, dopo il master in Economia alla prestigiosa London School of Economics, Carlo Cottarelli ha lavorato in Banca d'Italia, in Eni e nel Fondo Monetario Internazionale dove ha ricoperto tutti i ruoli più prestigiosi. Nel 2013, dall'allora Presidente del Consiglio Enrico Letta, fu chiamato a svolgere il ruolo di commissario straordinario per la revisione della spesa pubblica. Da fine 2017 è direttore dell'Osservatorio sui Conti Pubblici Italiani dell'Università Cattolica di Milano e professore visitatore alla Bocconi. E, addirittura, a metà 2018 sarebbe potuto diventare Presidente del Consiglio su incarico di Mattarella ma l'ipotesi tramontò perché le forze della maggioranza avevano trovato un accordo per il secondo governo Conte.
Questa stagione è stato ospite fisso di Piazza Pulita, il programma di Corrado Formigli, ed editorialista de La Stampa e La Repubblica. Adesso, oltre a essere ancora nel consiglio direttivo dell'FMI (Fondo Monetario eh, non la Federazione motociclistica), sta cercando di mettere in piedi una struttura popolare per affincare la proprietà dell'Inter nella gestione del team neroazzurro. Cercando di coinvolgere, appunto, anche Valentino Rossi.