Jorge Lorenzo è stato ospite del podcast The Wild Project, nello specifico per la puntata 279. Per chi non lo sapesse, si tratta di uno dei canali di Jordi Wild, YouTuber spagnolo con 3,1 milioni di follower su Instagram che in terra iberica è diventato una sorta di riferimento assoluto per moltissime persone. Jorge, a suo dire, ne è grande fan e non c’è motivo per dubitarne più di tanto considerando che ha passato tre ore a parlare in video di qualunque cosa gli venisse in mente. Una lunga chiacchierata che ci restituisce un Lorenzo più umano, appassionato di true crime e di un certo genere di idee.
Parte più notiziabile di questa lunghissima intervista, probabilmente, è quella in cui Jorge elenca i cinque piloti migliori di moto della storia. E non per velocità o talento - sottolinea Jordi - ma in una valutazione che tenga conto di tutto. Jorge ci pensa quei quattro secondi e poi comincia a rispondere: “Valentino Rossi è il numero uno. Per quello che ha dato al motociclismo col suo carisma. Non l’ha fatto per gli altri, l’ha fatto per sé stesso. Però alla fine questo ha fatto bene a tutti”. Poi continua, secco: “Marc Marquez secondo”.
Quasi obbligato, a questo punto, il terzo gradino del podio: “Agostini, per essere il pilota ad aver vinto più titoli. Però certo, vinceva le gare con un minuto di vantaggio sul secondo. Spesso aveva la moto migliore, c’era tanta disparità di prestazioni. La gente non si preparava fisicamente, qualcuno fumava. Era un’altra epoca, no?”. Al quarto posto l’unica incertezza del maiorchino: “Qui ci metto Wayne Rainey. Anzi, Mick Doohan. Si è distrutto una gamba senza aver mai vinto un mondiale, poi si è sistemato e con la forza mentale ha vinto quattro titoli (in 500, ndr.) solo con la forza mentale. Perché era ossessionato e ci è riuscito, un po’ come ho fatto io”.
In quinta piazza, ovviamente, tiene un posto per se: “E se devo dire dove mi vedo… beh, al quinto posto ci sono io. Per il numero dei mondiali, ma anche perché tecnicamente ero molto pulito, un ca**o di robot. Non sono come Romario (che aveva citato in apertura, ndr.), in quel caso ti avrei detto che sono migliore di Rossi, di Marquez… loro mi hanno superato anche solo come numero di mondiali”.