È scoppiato il caos intorno a Marco Melandri e all’intervista che ha rilasciato ieri a MOW. Tanto che persino il sottosegretario al ministero dell’Interno, Carlo Sibilia, ha sentito di twittare per chiarire la posizione del governo Draghi: “Ringrazio Marco Melandri per l’autodenuncia pubblica. Le forze dell’ordine verificheranno l’accaduto. Al di là dei profili penalistici su cui valuterà l’autorità giudiziaria, il comportamento e il messaggio sono senza dubbio indegni e pericolosi”. Così sui social il sottosegretario, commentando le affermazioni dell’ex pilota Melandri che aveva confessato di essersi volontariamente infettato per ottenere il Green Pass. Il ravennate, nella nostra intervista, aveva assicurato di stare bene e di essere asintomatico. “Chi prende la malattia è molto più protetto dopo. Io sono risultato positivo senza nemmeno accorgermi di avere qualcosa. Mia figlia non è risultata neanche positiva. Io non ho niente contro i vaccinati, come chiaramente non ho nulla contro i non vaccinati. Io sono contro le violazioni della libertà”.
Melandri non ha mai nascosto le sue posizioni critiche verso il Green Pass e i vaccini, in particolare sugli obblighi o le costrizioni imposte dal governo, ma stavolta è andato oltre e nell’intervista che ci ha concesso è arrivato a dichiarare di aver cercato volontariamente il contagio: “Ho preso il virus perché ho cercato di prenderlo, e, al contrario di molti vaccinati, per contagiarmi ho fatto una fatica tremenda. Ho fatto apposta per potere essere in regola almeno per qualche mese e non è stato nemmeno facile. Mi sono dovuto contagiare per necessità, dovendo lavorare e non considerando il vaccino un'alternativa valida”.