Spionaggi, sotterfugi, tradimenti? No: al team principal della Red Bull per mettere in difficoltà la Mercedes sono bastate 4 mila sterline depositate in un evento pubblico, con le quali Christian Horner si è guadagnato l’accesso al quartier generale dei grandi rivali. Forse non carpirà segreti che potranno ribaltare le sorti della corsa al prossimo titolo mondiale di Formula 1, ma non è detto e di sicuro c’è il colpo di teatro, con annessa bella grana da gestire da parte dei tedeschi. Vedremo come se la giocheranno, se alla fine saranno effettivamente chiamati a farlo.
Ma come si è arrivati a questo punto? Ci si è arrivati dopo che la scuderia tedesca (come peraltro quella austriaca) ha messo in palio all’asta di beneficenza svoltasi a margine degli Autosport Awards un tour guidato all'interno della propria fabbrica. Ma se ad assicurarsi il tour nella sede della Red Bull è stato un appassionato dal profilo ordinario, quando è stata annunciato il nome di colui che ha vinto l’asta per la visita guidata nella sede di Brackley della Mercedes c’è stato il colpo di scena: era appunto Christian Horner, che ha prevalso sborsando poco più di 4.700 euro.
Non è chiaro quando (né se) il team principal della Red Bull si presenterà all’ingresso della fabbrica a cui fanno capo gli acerrimi rivali, ma qualora decidesse effettivamente di beneficiare del tour ci sarà di capire come si muoveranno in Mercedes. Sarebbe una circostanza di per sé anomala, che assume toni ulteriormente particolari dopo il concitato finale di Abu Dhabi e dopo la serie di schermaglie sopra le righe per le quali nei giorni scorsi l’omologo “nemico” di Horner, Toto Wolff, si è scusato.